Dopo
il servizio di Luigi Gandi su Serenissima TV
(http://www.luigigandi.com/tv/pedemontana-veneta-cgil-cisl-uil/)
il CoVePA desidera puntualizzare alcune questioni di merito sulla
Pedemontana Veneta.
Alla
fine il miglior alleato del CoVePA contro la Pedemontana Veneta sono
questo referendum, e la SIS. Non capiamo perché dovremmo sostenere
l'autonomia di Zaia, difesa da una impresa salernitano-piemontese e da un
sindaco non proprio veneto doc. È però evidente che nonostante i
nostri interventi critici, purtroppo il servizio si è risolto in un
peana encomiastico dell'"opera maestosa", con passaggi
grotteschi da parte dell'apoplettico conduttore e
dell'infqualificabile sindaco di Arcade, uscito da chissa quale piega
di Zaia.
Riteniamo
che i numerosi spot sul referendum autonomistico ,ossessivamente intercalati e maldestramente infilati nella trasmissione, il cui autore
si dice pagato da SIS, centrino qualcosa nella partita finanziaria
che la schiuma da letamaio della lobby affaristico-politica veneta
sta giocando nella SPV.
Le
ragioni di Forcolin sono smentite dalla sua stessa mimica facciale, il tapino mostrava di non credere lui medesimo alle sue rivendicazioni. Ci
hanno dato dei lazzaroni, dei vigliacchi, dei delinquenti, e ora il vice Luca ci apostrofa come
veneti che non amano il Veneto: capiamo perché visto che in coda
al vice di Zaia arriva Nico Presti, con ragioni prevaricatorie e
pedestri. Appare come parte di una mostruosa creatura a 4 teste, messa a guardia della parodia di un comunicato che è il messaggio
controproducente e maldestramente letto dal conduttore-portavoce di
SIS. Noi non amiamo il Veneto di SIS e di Presti.
Nel
complesso riteniamo che il servizio rappresenti il problema
dell'autonomia in Veneto magistralmente. Non ha senso chiedere più
autonomia, casomai ne serve meno. È evidente che tutta la teoria di
avvicinare le decisioni al territorio cosicché sia più facile il controllo e alla tornata
elettorale successiva sia più semplice confermare o meno il
presidente di regione giudicando le politiche che ha fatto, è una
manfrina vuota. Se l'informazione si piega così in avanti, questa teoria cozza brutalmente con la bassissima qualità e
capacità di controllo del potere da parte di molti giornalisti del
territorio e ancor di più degli editori. Se non esistono editori
liberi, autonomi e forti i giornalisti che fanno le pulci al sindaco
come Presti, o al governatore mancano, e i ai cittadini arrivino informazioni quantomeno falsate. Cosí come appare dalla
marchetta di SIS per la Lega, l'esercizio della democrazia è una
vuota formalità che impedisce una utile alternanza democratica.
In conclusione avendo il sospetto che lo strano mostro a 4 teste del servizio finale sappia di cosa sta parlando, concludiamo che la nostra classe dirigente ha la faccia come la sedia su cui poggia le proprie terga.
In conclusione avendo il sospetto che lo strano mostro a 4 teste del servizio finale sappia di cosa sta parlando, concludiamo che la nostra classe dirigente ha la faccia come la sedia su cui poggia le proprie terga.
Matilde
Cortese Elvio Gatto Massimo Follesa portavoce CoVePA
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