Voglio
inserirmi nel botta e risposta tra Menegozzo, neo segretario
provinciale del PD e Veronese presidente di Communitas-Schio, sul
progetto di finanza dell'ospedale di Santorso. Da tempo seguo il tema
dei progetfinansing attorno alla SPV. I “progetfinansing” sono
scritti proprio così: alla veneta se non alla veneziana.
Vi
è una implicazione trasversale alla politica, anche del PD regionale
e nazionale. Dal progetfinasing del Mose si è condannato ad una
subalternità per prendere parte alla partita. Adesso che degenera
negli ospedali e nelle decine di autostrade e strade venete messe in
opera per miliardi di euro, si rifiuta di contestarne l'insufficienza
economica e pretenderne pubblicamente uno stop.
E'
ormai evidente che nei progetfinasing non esistono fondi privati:
sono architetture finanziarie messe in piedi dalle cordate
affaristico politiche, si nutrono, quando va bene, di garanzie
pubbliche, che sempre più spesso devono impiegare fondi pubblici.
Questo risulta ben chiaro dalle dichiarazioni di Zaia e Ciambetti
sulla SPV, a cui vale la pena di chiedere quale tipo di derivato
useranno per coprire questo nuovo debito regionale.
I
contratti di progetfinasing e i loro Piani Economici Finanziari sono
vantaggiosi solo e sempre per il privato. Quelli poi in sanità
spesso costituiscono contratti in frode alla legge come risulta dalla
sentenza n.213/2011del Tar Sardegna.
La
questione che sottovaluta gravemente Menegozzo, come segretario
politico e sindaco è quella che i progetfinasing sono fatti solo
male, non esiste un modo diverso e la sentenza che cito fa
riferimento al contratto per il progetto di finanza dell'Ospedale di
Nuoro. Viene dichiarato nullo per l'illiceità della causa del
contratto ai sensi dell'art.1344 del C.C., poiché in frode alla
legge. Si parla di operazione negoziale ed economica tra pubblico e
privato, conclusa per eludere l'applicazione delle norme e dei
principi che disciplinano la concessione di lavori pubblici e il
project financing. La sentenza giudica che non si può conseguire un
risultato che l'ordinamento esclude, si tratta di un vantaggio per le
parti contrario all'ordinamento civile; e a quello penale chiedo io?
Menegozzo
non può non sapere quali sono i vantaggi preclusi dalle norme che le
parti stanno perseguendo sull'ospedale di Santorso, sia perchè la
commissione regionale d'inchiesta che ne ha dato una misura chiara e
sia perché ha in sua disponibilità il contratto, lo renda pubblico.
Sono passati pochi anni e Menegozzo finge di non conoscerne le
risultanze di quegli atti della Regione Veneto? Proprio perché la
politica veneta continua come se nulla fosse e Menegozzo non ha il
coraggio di contraddire il potente compagno di partito Zanonato, cioè
una linea politica che crede ancora nei progetfinasing alla veneta, è
arrivato il momento che le procure della repubblica venete indaghino
sui numerosi contratti di project financing.
Si
deve partire da quelli ospedalieri, per finire con quelli
infrastrutturali. Perché nessun livello politico è stato in grado
di rivedere le impostazioni che Menegozzo difende: la politica
nazionale, regionale e padovana appoggiano il mega progetto di
finanza da oltre 700 mln di € per l'ospedale di Padova.
Nessuno
in regione si sogna di scrivere una norma che li escluda almeno in
sanità. Nessuno a livello nazionale si sogna di scrivere una norma
che obblighi a rendere pubblici e valutabili dall'inizio della fase
di proposta dei progetti di finanza questi contratti capestro.
Ricordo che nella proposta per quello di SPV, il costruttore e
gestore dell'opera qualora saltasse a causa di fatti a lui non
riconducibili, potrebbe pretendere il 10% di tutti gli incassi della
gestione dell'infrastruttura per i 39 anni di concessione(DGRV del
2006 per l'avvio di gara-bozza di contratto).
Al
loro interno i contratti nascondono una evidente insostenibilità
economica e forse qualche reato, che configura gravi responsabilità
personali da parti di chi li ha proposti e di chi li ha valutati. I
tassi di rendimento finanziari sono scritti ad arte non è detto che
reggano, si basano su meccanismi di ricavo del denaro insostenibili
per la sanità e per la mobilità pubbliche. In un caso si minano le
basi dell'assistenza, nell'altro quelle della mobilità non a
pagamento come chiarisce la Carta Costituzionale.
Chi
ha valutato i progetfinansing sono specifiche strutture regionali,
come il Nucleo Unificato di Verifica e Valutazione, di cui fanno
parte super-dirigenti, nelle mani dei quali sono concentrati poteri
di proposta, di gestione, e di verifica-controllo. Ma questo non
costituisce violazioni di norme sulla corruzione e grave commistione
tra i poteri volti troppo spesso a garantire solo interessi privati
direttamente legati a specifiche cordate di prenditori e politici? Se
qui non vi sono reati mi dicano Veronese e Menegozzo dove sono.
Massimo
Follesa Portavoce CoVePA
Nessun commento:
Posta un commento
TU COMMENTI NOI MODERIAMO