sabato 16 novembre 2013

PROGETFINANSING ALLA VENETA. A QUANDO LE INCHIESTE DELLE PROCURE?

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Voglio inserirmi nel botta e risposta tra Menegozzo, neo segretario provinciale del PD e Veronese presidente di Communitas-Schio, sul progetto di finanza dell'ospedale di Santorso. Da tempo seguo il tema dei progetfinansing attorno alla SPV. I “progetfinansing” sono scritti proprio così: alla veneta se non alla veneziana.
Vi è una implicazione trasversale alla politica, anche del PD regionale e nazionale. Dal progetfinasing del Mose si è condannato ad una subalternità per prendere parte alla partita. Adesso che degenera negli ospedali e nelle decine di autostrade e strade venete messe in opera per miliardi di euro, si rifiuta di contestarne l'insufficienza economica e pretenderne pubblicamente uno stop.
E' ormai evidente che nei progetfinasing non esistono fondi privati: sono architetture finanziarie messe in piedi dalle cordate affaristico politiche, si nutrono, quando va bene, di garanzie pubbliche, che sempre più spesso devono impiegare fondi pubblici. Questo risulta ben chiaro dalle dichiarazioni di Zaia e Ciambetti sulla SPV, a cui vale la pena di chiedere quale tipo di derivato useranno per coprire questo nuovo debito regionale.
I contratti di progetfinasing e i loro Piani Economici Finanziari sono vantaggiosi solo e sempre per il privato. Quelli poi in sanità spesso costituiscono contratti in frode alla legge come risulta dalla sentenza n.213/2011del Tar Sardegna.
La questione che sottovaluta gravemente Menegozzo, come segretario politico e sindaco è quella che i progetfinasing sono fatti solo male, non esiste un modo diverso e la sentenza che cito fa riferimento al contratto per il progetto di finanza dell'Ospedale di Nuoro. Viene dichiarato nullo per l'illiceità della causa del contratto ai sensi dell'art.1344 del C.C., poiché in frode alla legge. Si parla di operazione negoziale ed economica tra pubblico e privato, conclusa per eludere l'applicazione delle norme e dei principi che disciplinano la concessione di lavori pubblici e il project financing. La sentenza giudica che non si può conseguire un risultato che l'ordinamento esclude, si tratta di un vantaggio per le parti contrario all'ordinamento civile; e a quello penale chiedo io?
Menegozzo non può non sapere quali sono i vantaggi preclusi dalle norme che le parti stanno perseguendo sull'ospedale di Santorso, sia perchè la commissione regionale d'inchiesta che ne ha dato una misura chiara e sia perché ha in sua disponibilità il contratto, lo renda pubblico. Sono passati pochi anni e Menegozzo finge di non conoscerne le risultanze di quegli atti della Regione Veneto? Proprio perché la politica veneta continua come se nulla fosse e Menegozzo non ha il coraggio di contraddire il potente compagno di partito Zanonato, cioè una linea politica che crede ancora nei progetfinasing alla veneta, è arrivato il momento che le procure della repubblica venete indaghino sui numerosi contratti di project financing.
Si deve partire da quelli ospedalieri, per finire con quelli infrastrutturali. Perché nessun livello politico è stato in grado di rivedere le impostazioni che Menegozzo difende: la politica nazionale, regionale e padovana appoggiano il mega progetto di finanza da oltre 700 mln di € per l'ospedale di Padova.
Nessuno in regione si sogna di scrivere una norma che li escluda almeno in sanità. Nessuno a livello nazionale si sogna di scrivere una norma che obblighi a rendere pubblici e valutabili dall'inizio della fase di proposta dei progetti di finanza questi contratti capestro. Ricordo che nella proposta per quello di SPV, il costruttore e gestore dell'opera qualora saltasse a causa di fatti a lui non riconducibili, potrebbe pretendere il 10% di tutti gli incassi della gestione dell'infrastruttura per i 39 anni di concessione(DGRV del 2006 per l'avvio di gara-bozza di contratto).
Al loro interno i contratti nascondono una evidente insostenibilità economica e forse qualche reato, che configura gravi responsabilità personali da parti di chi li ha proposti e di chi li ha valutati. I tassi di rendimento finanziari sono scritti ad arte non è detto che reggano, si basano su meccanismi di ricavo del denaro insostenibili per la sanità e per la mobilità pubbliche. In un caso si minano le basi dell'assistenza, nell'altro quelle della mobilità non a pagamento come chiarisce la Carta Costituzionale.
Chi ha valutato i progetfinansing sono specifiche strutture regionali, come il Nucleo Unificato di Verifica e Valutazione, di cui fanno parte super-dirigenti, nelle mani dei quali sono concentrati poteri di proposta, di gestione, e di verifica-controllo. Ma questo non costituisce violazioni di norme sulla corruzione e grave commistione tra i poteri volti troppo spesso a garantire solo interessi privati direttamente legati a specifiche cordate di prenditori e politici? Se qui non vi sono reati mi dicano Veronese e Menegozzo dove sono.
Massimo Follesa Portavoce CoVePA 

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