Questo è il video del presidio con 70 cittadini in località Vallugana del Comune di Malo, nei pressi dell'accesso al cantiere della Pedemontana Veneta. L'iniziativa vuole esprimere solidarietà ai residenti che hanno denunciato intimidazioni mafiose e danneggiamenti. Sono minacce che hanno coinvolto una famiglia No-SPV.
Noi non vogliamo le mafie nelle nostre valli. Gli schifosi che hanno compiuto quel gesto devono essere puniti. Se le forze dell'ordine non li prenderanno dubiteremo di loro e sospetteremo che ci siano patti inconfessabili a livello politico. Questi sono i veri problemi di sicurezza, dopo le minacce patite dalla famiglia Viero, nessun politico nemmeno il sindaco hanno espresso solidarietà. È gravissimo perché è un silenzio davanti ad una intimidazione mafiosa.
Dove cavolo era il sindaco di Malo Lain. Dove cavolo era Zaia. Nessuno di loro ha sentito il dovere di essere presente o di farsi sent sentire ire.
Condanniamo questi metodi mafiosi, che colpiscono chi ha il coraggio di documentare con costanza quotidiana i disastrosi effetti della Pedemontana Veneta. Vogliamo dare un segno che chi combatte ogni giorno le aberrazioni di quest’opera non sono lasciati soli e che la SPV è una scelta scellerata, sbagliata e priva di sostenibilità ambientale, economica e sociale. I fatti di Vallugana a Malo lo dimostrano.
No alle minacce, no ai soldi vogliamo rispetto delle leggi, dell’ambiente, del territorio e delle persone che lo abitano, ma soprattutto che chi li viola siano perseguitati veramente.
È vergognoso che il sindaco non abbia oartecipato. È vergognoso che le persone debbano andare via dalla propria abitazione perché lì non possono più vivere come prima. È vergognoso che il nostro territorio sia stato danneggiato in questo modo, con le macchine del malanno.E..la cosa più vergognosa è che non si possano bloccare i lavori a scapito di persone che si stanno ammalando per tutto quello che sta succedendo. Barbara
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