mercoledì 22 agosto 2018

FALLO DI CONFUSIONE NEL CAMPO DELLA SPV


Siamo alle veline da minCULpop, e il CoVePA si dice sbalordito che quello scritto ieri a pagina 2 del CorVeneto sia la solita velina dei manutengoli di Zaia, il quale a braccio ieri invece, in conferenza stampa le spara grosse. Anzi GROSSISSIME: adesso salta fuori che Regione Veneto è il Concessionario di Pedemontana Veneta. Si tratta di una verità dal sen sfuggita che dimostra la confusione che regna sulle concessioni in Veneto e nella testa del poverello presidente che annaspa tra avverbi, congiunzioni, sonore stupidaggini. Ciò che emerge dal suo stato confusionale, è che il cosiddetto modello veneto delle infrastrutture è tutto pubblico. Smentendo se stesso smentisce la stupidaggine dell'inattaccabile SPV e mette in guardia l'opinione pubblica sulle strane prudenze con cui in parte Matteo Salvini, ma soprattutto Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti (si parla del Carroccio) stanno difendendo le concessioni private, confermando che il presidente Giuseppe Conte e Luigi Di Maio devono tenere il punto, andando a contestare anche le illegalità della concessione di pedeveneta in aperta violazione degli articoli 43, 49 e 56 del trattato di Lisbona e successive integrazioni! Sono quattro i punti chiari a chi segue con attenzione le vicende di SPV sulla base dei quali chiediamo ai Ministri Costa, Toninelli e Bonafede l'emanazione di un decreto interministeriale dei dicasteri di ambiente infrastrutture e giustizia che contemperi:
1. la sospensione dei lavori in ragione della mancata verifica di ottemperanza allo studio di impatto ambientale effettuata dalla Commissione nazionale via;
2. la richiesta al concessionario di produrre un reale documento relativo alla esplicitazione del rapporto costi benefici che, è bene ricordarlo, non riveste un semplice aspetto economico bensì, economico, sociale ed ambientale
3. l'attivazione degli ispettori ministeriali (Ambiente, Trasporti, Giustizia) affinché secondo le proprie competenze valutino gli illeciti più volte evidenziati (siamo pronti a redigere un dossier in tal senso); si ponga l’accento in modo particolare sulla mancanza dei titoli di legge per il direttore dei lavori di Spv ingegnere Adriano Turso; sui denunciati illeciti penali circa le plusvalenze sulla progettazione; sui denunciati illeciti penali per la possibile estorsione segnalata dalla Sics con esposto alla Regione Veneto in data 24 gennaio 2017 (https://drive.google.com/file/d/1yPV9nv471JWYXk-Wb3JInwkc7zf-je67/view).
4. la risoluzione del contratto in danno a carico di Sis dopo avere avocato l’iter con decreto ministeriale.
Certe sciocchezze da avanspettacolo vanno godute, anche se con le veline cercano di correre ai ripari per fargli dire l'esatto contrario di quello che ha dichiarato! Godetevelo!

1 commento:

  1. Perchè nessuno vi ascolta? Perchè non capite nulla di mobilità, di politica e di sviluppo economico. Se fosse per voi saremmo ancora con i cavalli.

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