sabato 14 luglio 2018

Tav, Mose e Pedemontana: sei domande a Toninelli Il ministro grillino del governo M5S-Lega ha promesso il cambiamento sulle infrastrutture. Cominciamo da quel che non torna

dagospia.com
Erasmo Venosi su VVox si rivolge a Toninelli ponendo 6 quesiti, tra cui uno su Pedemontana Veneta, confermando i nostri dubbi sulla VIA della Spresiano-Montecchio(ndr).

Infrastrutture: dovrebbero essere efficienti e utili alla collettività. Per questo, sommessamente, ci permettiamo di rivolgere alcune domande al ministro responsabile delle medesime, Danilo Toninelli (M5S).

1) Primo lotto del progetto alta velocità ferroviaria nella tratta Brescia-Verona,valore di 259 milioni di euro. Nel consorzio di costruzione un 12% è posseduto da Condotte Spa che, avendo problemi di concordato fiscale, non offre più le garanzie richieste dalla legge. Considerato che l’indagine di un avvocato generale della Corte di Giustizia Ue ha dichiarato il contratto fuori dalle norme comunitarie, non sarebbe stato il caso di assoggettare finalmente a una gara di appalto quel 12% di Condotte, assorbito dagli altri soci senza procedure pubbliche?

2) Si può accettare che il rispetto di norme tecniche di costruzione del 2008, disapplicate sempre nel progetto sulla Brescia-Verona, siano riprese in quello esecutivo? Non rappresenta questa una modifica sostanziale che obbliga a misurare gli impatti consentendo la partecipazione dei portatori d’interesse al procedimento?
3) Decreto sul pubblico dibattimento dell’opera (DPCM n 76 di maggio 2018, emesso quindi dal governo Gentiloni in prorogatio), cioè partecipazione dei cittadini. Lo sa Toninelli che il dibattito pubblico annunciato nel decretonemmeno lontanamente somiglia al modello francese cui dice di ispirarsi?Diversamente da quest’ultimo, la Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico prevista da noi è tutta interna alla pubblica amministrazione, con l’inaccettabile paradosso che il coordinatore si deve coordinare con il soggetto che propone l’opera ed essere da quest’ultimo “selezionato”. E’ accettabile che siano esclusi dal perimetro del decreto gli impianti energetici, i gasdotti, gli oleodotti, le trivelle, le centrali chimiche e gli impianti nucleari?
4) Mose di Venezia: i cantieri sono fermi da un anno. E’ accettabile, signor ministro, che non possa avere come alternativa il progetto ARCA (Apparecchiature Rimovibili contro l’Acqua Alta)?
5) Quale posizione intende assumere sulla mancata verifica di ottemperanza alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente sulla Pedemontana veneta? Una verifica che non consiste nel vedere se i presidi ambientali sono stati realizzati ma se, fatta la valutazione d’impatto sul progetto preliminare (norma della Legge oOiettivo definita da Cantone «criminogena»), questo diventa compatibile solo dopo aver effettivamente provato che le prescrizioni siate rispettate.
6) In tempi di ristrettezze di bilancio è accettabile che l’ex ministro delle infrastrutture abbia firmato un accordo con Benetton (ASPI) che prevede la realizzazione del Passante di Genova e di altri investimenti da parte di ASPI per 7,8 miliardi in cambio della proroga della concessione per 4 anni e il diritto di avere alla fine 5,7 miliardi come indennizzo di subentro?

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