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Costretto a saldare Consorzio Piave e Imu su proprietà ad Altivole cedute per la Pedemontana
CASTELFRANCO. Settecento euro per l’acqua di irrigazione dei campi espropriati lo scorso anno per la Pedemontana. A pagare, ingiustamente, come hanno dovuto ammettere gli stessi responsabili del consorzio di bonifica Piave, la famiglia di Matteo Tonin, gestore della pizzeria Beethoven di Castelfranco.
«L'avviso di pagamento relativo all'anno 2015 ci è arrivato solo tre giorni prima della scadenza a me, a mio padre e a mia sorella, ex proprietari di terreni a San Vito di Altivole, espropriati nel 2014. Sono corso subito negli uffici per reclamare: quell'acqua non potrò mai utilizzarla perché i terreni da irrigare non ci sono più. Negli uffici mi hanno detto che quella somma non era esigibile, ma anche che, se non pagavo, la pratica sarebbe passata ad Equitalia. Ho preferito pagare per non avere rogne». Insomma il classico disguido, dove però le conseguenze le paga il consumatore. «Ho chiesto se era possibile chiedere un rimborso, visto che avevano riconosciuto che nulla era dovuto. Ma le risposte sono state vaghe».
Ma le sorprese non sono finite qui: pochi giorni fa è arrivato anche l'Imu da pagare, sempre per quei campi che non sono più suoi: Posso capire il disguido per l'acqua, ma che anche il Comune non tenga conto che quei terreni non sono più nostri è paradossale - continua Tonin - Ci hanno mangiato la terra per costruire una strada con l'avallo del Comune. Da nessuna parte c'è traccia del passaggio di proprietà? Dobbiamo occuparci noi anche di questo? Lo dico perché è stata già a nostro carico pure la visura catastale per la cessione dei terreni. Ora voglio vedere chiaro in questa vicenda. Non vorrei che saltassero fuori altri problemi in riferimento ad una proprietà che non è più nostra. Anche se, preciso, noi non abbiamo ancora visto un euro da chi ha preso i terreni per l'esecuzione dei lavori della superstrada». La cifra non è propriamente una bazzecola: «Solo per quanto riguarda le proprietà intestate a me, escluse quelle dei miei familiari - conclude Tonin - stiamo parlando di oltre quarantamila euro».
Un problema che riguarda molti proprietari espropriati per la Superstrada Pedemontana: il Covepa, il comitato che si batte contro questa infrastruttura, proprio nei giorni scorsi in un incontro pubblico a San Vito di Altivole, ha riferito che solo una minima parte degli espropriati ha ricevuto quanto dovuto anche se sono passati più di due anni dalla cessione
«L'avviso di pagamento relativo all'anno 2015 ci è arrivato solo tre giorni prima della scadenza a me, a mio padre e a mia sorella, ex proprietari di terreni a San Vito di Altivole, espropriati nel 2014. Sono corso subito negli uffici per reclamare: quell'acqua non potrò mai utilizzarla perché i terreni da irrigare non ci sono più. Negli uffici mi hanno detto che quella somma non era esigibile, ma anche che, se non pagavo, la pratica sarebbe passata ad Equitalia. Ho preferito pagare per non avere rogne». Insomma il classico disguido, dove però le conseguenze le paga il consumatore. «Ho chiesto se era possibile chiedere un rimborso, visto che avevano riconosciuto che nulla era dovuto. Ma le risposte sono state vaghe».
Ma le sorprese non sono finite qui: pochi giorni fa è arrivato anche l'Imu da pagare, sempre per quei campi che non sono più suoi: Posso capire il disguido per l'acqua, ma che anche il Comune non tenga conto che quei terreni non sono più nostri è paradossale - continua Tonin - Ci hanno mangiato la terra per costruire una strada con l'avallo del Comune. Da nessuna parte c'è traccia del passaggio di proprietà? Dobbiamo occuparci noi anche di questo? Lo dico perché è stata già a nostro carico pure la visura catastale per la cessione dei terreni. Ora voglio vedere chiaro in questa vicenda. Non vorrei che saltassero fuori altri problemi in riferimento ad una proprietà che non è più nostra. Anche se, preciso, noi non abbiamo ancora visto un euro da chi ha preso i terreni per l'esecuzione dei lavori della superstrada». La cifra non è propriamente una bazzecola: «Solo per quanto riguarda le proprietà intestate a me, escluse quelle dei miei familiari - conclude Tonin - stiamo parlando di oltre quarantamila euro».
Un problema che riguarda molti proprietari espropriati per la Superstrada Pedemontana: il Covepa, il comitato che si batte contro questa infrastruttura, proprio nei giorni scorsi in un incontro pubblico a San Vito di Altivole, ha riferito che solo una minima parte degli espropriati ha ricevuto quanto dovuto anche se sono passati più di due anni dalla cessione
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