lunedì 29 giugno 2015

IL NUOVO ASSESSORE VENETO ALLE INFRASTRUTTURE. Di lotta o di governo? L'analisi di Carlo Costantini.

Tenete bene a memoria questo discorso di Elisa De Berti, sindaco di Isola Rizza nel Veronese in quota alla Lega. Tenete a mente il suo invito alla ragionevolezza e il suo j'accuse allo Stato che non rappresenta i cittadini. Vediamo se userà lo stesso metro con le opere che scassano il territorio adesso che da poche ore è il nuovo assessore veneto alle infrastrutture.

La Lega ha saputo fare un piccolo capolavoro politico in queste elezioni regionali, grazie anche alla debolezza degli avversari (Moretti e PD lacerato dalle inchieste sul Mose  e non solo ) e alla (a mio avviso) non comprensione di questa sua "duplicità" ed a una  conseguente carenza della campagna elettorale dei principali avversari, compreso il M5S.
Cosa intendo con ciò?
In estrema sintesi, ma varrebbe la pena di un approfondimento  in altre sedi con chi ne fosse interessato, la Lega si è saputa brillantemente sdoppiare ( e forse anche triplicare, con Tosi che alla fine ha  portato via piu voti all'area centrista che alla stessa Lega), facendo convergere su Zaia due linee e due settori potenzialmente divergenti e avversari: 

a) a Zaia (e alla sua Lista )  il compito di dare continuità alle attuali politiche di governo del Veneto, depurate di Galan e Chisso e dei loro  uomini, ma senza soluzione di continuità di  obiettivi e programmi,  rassicurando tutto un certo ceto imprenditoriale e professionale che vive e prospera nel rapporto con la regione, fatto di grandi appalti (autostrade, ospedali, forniture e servizi nella sanità e nei settori socio-assistenziali , di contributi a pioggia ed aiuti a determinati ceti, come allevatori/quote latte , agricoltori,   ecc.) ma anche di appalti  "minori", di una continuità nell'uso e nell'abuso dell'urbanistica ai fini di creare rendita fondiaria ed immobiliare,  ecc, ecc. : in ciò essendo la Lega di Zaia la vera erede della DC dei Bernini e Cremonese, rassicurante , moderata, inclusiva, assistenzialista , clientelare , ecc.

b) A Salvini (Lista Lega Nord ufficiale) il compito di rappresentare la classica "Lega di lotta", quella che - come alla origini - intercettava la rabbia e le preoccupazioni "di pancia" di un certo elettorato popolare , anche di piccoli imprenditori e Partite IVA in difficoltà economiche (i meno giovani ricordano che la Lega è nata ed ha prosperato in analoga situazione di crisi nei primi anni '90 , all'epoca identificando i nemici dei veneti nei "terùn", oggi nei migranti extracomunitari); ma "questa" Lega è anche quella più legata al territorio, alla difesa   degli interessi locali , talvolta legittimi, non solo contro le "imposizioni" di Roma ma anche contro quelle "veneziane".

Se questa analisi , qui necessariamente sintetica,  è giusta, credo che potrebbero aprirsi delle contraddizioni nel territorio, specie se si saprà agire sui problemi concreti delle comunità locali, compreso sulle emergenze ambientali spesso dovute agli affari dei potentati grandi e meno grandi , passati da Gala a Zaia.

Carlo

Nessun commento:

Posta un commento

TU COMMENTI NOI MODERIAMO