Corriere del Veneto 6 aprile 2019 p.7
«Qualche riga pubblicata sul Bur veneto ieri. Scarna. Che potrebbe preludere, però, alla nascita dell’attesa holding autostradale del Nordest. Con un inserimento cruciale, seppur più volte smentito: la Pedemontana.
La ratio è quasi lapalissiana. Lo studio sui traffici in grado di reggere l’architettura finanziaria della superstrada fra Treviso e Vicenza resta un possibile tallone d’Achille per il futuro della Regione che si è fatta garante, con il terzo atto convenzionale, del canone da onorare al concessionario. Facendo un passo indietro, nelle scorse settimane, l’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti, ha lasciato intendere, commentando il bilancio in costante ascesa di Cavedel Passante, che la nuova Veneto Strade unita ad Anas potrebbe diventare il braccio operativo di Cav. ....
Pedemontana dovrebbe riuscire a sostenersi finanziariamente ma, se così non fosse, palazzo Balbi ha tessuto una rete di sicurezza che permetterebbe di compensare con i pedaggi in crescita di Cav eventuali carenze di incasso sulla Pedemontana. Nel dettaglio, la legge regionale firmata il 29 marzo e resa nota ieri sul Bur, modifica sostanzialmente due articoli della legge con cui nel 2001 si costituì Veneto Strade. E, dietro ai cavilli, si diceva, potrebbe celarsi la risposta al tormentone degli ultimi mesi: come sarà la holding autostradale del Nordest? ......»
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