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Sono
passate ben due settimane dall'Epifania
delle terre
celebrata
a Castelgomberto nel Vicentino. Al primo cittadino di quel comune,
tale Lorenzo Dal Toso, avevamo chiesto una netta presa di distanza
dai suoi uffici, i quali non solo provocatoriamente, ma anche contro
la legge,
per concedere il benestare alla celebrazione della messa avevano
chiesto copia dell'autorizzazione vescovile. Una richiesta che non
aveva nulla a che fare con le competenze della municipalità. Cosa
che peraltro assai correttamente è stata rilevata dalle autorità
preposte all'ordine pubblico.
Prendiamo
atto che la presa di distanza di Dal Toso non c'è stata, il che
significa che il sindaco è politicamente complice di un episodio
tanto vergognoso quanto ridicolo.
É
chiaro che da parte di qualcuno molto in alto scegliere quel luogo
simbolo per parlare di Pedemontana, di Miteni, ma anche di
infiltrazioni mafiose nella Valle dell'Agno nonché degli incendi,
forse in odore di 'ndrangheta, che hanno colpito proprio
Castelgomberto, deve essere stato assai imbarazzante.
Purtroppo
se non fossimo a Castelgomberto, dove peraltro una cittadinanza
imbelle tollera un sindaco diversamente assolto in una storiaccia
giudiziaria dozzinale per abuso d'ufficio, tutto ciò non sarebbe mai
accaduto. Cittadini più innamorati della loro comunità, con più
attributi e meno efebicamente invaghiti dei loro schei, avrebbero
preso a pedate nel di dietro il primo cittadino. E lo avrebbero
riconsegnato, seduta stante, al suo negozietto di stracci e mutande
dal quale ha iniziato la sua poco utile, alla collettività, carriera
politica. Sindaco non le chiederemo più di vergognarsi. Lei non solo
non ha la coscienza per farlo, e tanto meno le qualità morali, ma, a
questo punto, non ha nemmeno quelle che le consentirebbero di
comprenderne la necessità, visto il guazzabuglio che lei, senza
battere ciglio, ha permesso fosse combinato da quell'insieme di
corridoi ed uffici che lei continua a chiamare amministrazione
comunale e invece tratta come il suo zerbino di casa.
Massimo
Follesa portavoce CoVePA ovestVI
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