mercoledì 8 luglio 2015

SPV: GdiVI le balle spaziali della velina confindustriale di Vicenza.

Caro direttore del Giornale di Vicenza Aria Gervasutti perchè il giornale che dirigi deve distorcere le realtà delle parole sulla SPV? 

Questa domanda trae spunto dal titolo del quotidiano di proprietà degli industriali di Vicenza relativo all'intervista alla neo assessore alle infratrutture del Veneto De Berti. Il titolo è infedele rispetto al corpo delle dichiarazioni e anzi ne omette una parte consistente: l'aria nuova che si apre dalle sue parole sugli allegri progetti di finanza del dinamico trio GalanChissoSartori.

Crisina Giacomuzzo a pagina 9 nel quotidiano berico del 7 luglio 2015 riporta con una certa chiarezza il pensiero della De Berti, che nulla dice sulla SPV. Solo all'inizio fa un accenno al fatto che Zaia intende una priorità Valdastico Nord e SPV. Almeno la priorità sarebbe sdoppiata, ma questo basta alla redazione per titolare con PRIORITA' ALLA PEDEMONTANA, denotando una coda di paglia da record. 

Nascondono male ciò che sta a loro più a cuore, non tanto gli espropri ma i mancati pagamenti alle aziende di riferimento del GdiVI. Le parole dell'avvocato De Berti a Marco Bonet del Corriere del Veneto hanno chiarito più volte che sono gli espropri la sua priorità, mentre il titolo denuncia il traballare di careghe e caregoti a Vicenza per i mancati pagamenti delle imprese vicentine in subappalto nei cantieri di SPV. Altra cosa che salta all'occhio è il nervosismo sulla SPV di quella che è sempre stata la velina dei profetfinansing alla veneta, ora che c'è aria nuova al ministero di Del Rio e nell'assessorato della De Berti. Oltretutto il nervosismo affiora anche per il ventilato incontro tra comitati e assessore richiesto a voce alta sabato scorso e veicolato tramite i consiglieri regionali presenti Zanoni e Berti e per l'interessamento sugli espropri del procuratore Mezzera della Corte dei Conti il 2 luglio scorso.

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