mercoledì 15 luglio 2015

PEDEMONTANA VENETA. ZANONI (PD): “GIUNTA INTERVENGA SU MANCATI INDENNIZZI PER ESPROPRIO. SITUAZIONE GRAVE, ATTIVITA’ AGRICOLE A RISCHIO CHIUSURA”. INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA

Andrea Zanoni ha aperto, nel Consiglio regionale del Veneto appena insediato nel Gruppo del Partito Democratico, un primo fronte di lavoro concreto dando voce agli espropriati non pagati della SPV e mantenedo fede all'impegno che si era preso con noi il 4 luglio scorso. Ha presentato una serie di punti tramite una dettagliata interrogazione che riportiamo di seguito. 
Il COMUNICATO STAMPA riprende le ragioni di chi si lamenta della scarsità delle capacità economiche e della solvibilità bancaria del contraente generale e della società di progetto per la costruzione della Pedemontana Veneta.
Richiama alle sue responsabilità la nuova giunta e il presidente Zaia. Infatti non sono semplici i nodi che pone Andrea Zanoni, a cui si sono affiancati Stefano Fracasso e Cristina Guarda (ndr).

“La situazione è allarmante ed è necessario trovare un’immediata soluzione: sono infatti centinaia, tra cittadini e titolari di azienda, le persone espropriate dai terreni sui quali verrà realizzata la Pedemontana Veneta e che reclamano ancora gli indennizzi. Su questi mancati risarcimenti è necessario fare chiarezza, perché l’impasse rischia di mettere economicamente in ginocchio tante famiglie ed imprese”.

Il duro richiamo viene dal consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, che ha presentato oggi un’interrogazione a risposta scritta sulla vicenda, sottoscritta da Stefano Fracasso (PD) e Cristina Guarda (Gruppo Alessandra Moretti Presidente).
di seguito trovi il comunicato e il testo della interrogazione

Come è emerso dalle recenti manifestazioni di protesta ed assemblee pubbliche, ci sono espropriati che non hanno accettato la cessione bonaria dei propri terreni per la costruzione della Pedemontana, espropriati che hanno presentato ricorsi ed intrapreso azioni legali, espropriati che pur avendo firmato il verbale di immissione di possesso attendono da mesi l'avvio di una trattativa ed espropriati che hanno firmato gli accordi ma attendono da mesi gli anticipi e i saldi. Il quadro è a dir poco caotico e preoccupante. Di sicuro, l’unico comune denominatore è che molte di queste persone non hanno mai ricevuto un euro, nonostante le ruspe abbiano iniziato a scavare le loro proprietà”.
L’esponente democratico trevigiano prosegue evidenziando come “è assai grave la situazione dichi si trova costretto a chiudere la propria azienda agricola senza avere la possibilità di utilizzare i soldi dei propri terreni per poter acquistare altri campi da coltivare e proseguire così la propria attività”.

Di qui la richiesta alla Giunta di chiarire in primo luogo “quali interventi ha intenzione di mettere in atto per sbloccare la partita dei mancati indennizzi?” Contemporaneamente, con l’interrogazione Zanoni vuole sapere l’esatto numero sia degli espropriati sia di quanti hanno già ottenuto l’indennizzo pari all’80% del valore concordato, così come previsto dalle vigenti norme. Un’ultima richiesta riguarda la quantificazione degli ettari totali di terreni agricoli coltivati, “sottratti per sempre all’agricoltura a causa della realizzazione della Pedemontana”.

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

DECIMA LEGISLATURA



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N.

SUPERSTRADA ‘PEDEMONTANA VENETA’. MANCATI INDENNIZZI AGLI ESPROPRIATI: COSA INTENDE FARE LA GIUNTA PER EVITARE UN PESANTE DANNO ECONOMICO PER I CITTADINI E LA CHIUSURA DI ATTIVITÀ?

presentata il 10 luglio 2015 dai Consiglieri Zanoni, Fracasso, Guarda

       Premesso che:

-        Lo scorso 4 luglio circa un centinaio di persone ha manifestato con un sit-in davanti alla sede della Società Pedemontana Veneta a San Zeno di Cassola (Vi);
-        il motivo della protesta si lega al mancato indennizzo dei terreni espropriati per consentire la realizzazione della superstrada a pedaggio ‘Pedemontana Veneta’ che collegherà Montecchio Maggiore (Vi) a Spresiano (Tv);
-        la medesima questione è stata affrontata anche lo scorso 7 luglio a Trevignano (TV), dove si è svolta un’affollata assemblea pubblica;
-        in entrambe le occasioni è emersa una situazione molto preoccupante, caotica e frastagliata, tra espropriati che non hanno accettato la cessione bonaria dei propri terreni per la costruzione della ‘Pedemontana Veneta’, espropriati che hanno presentato ricorsi ed intrapreso azioni legali, espropriati che pur avendo firmato il verbale di immissione di possesso attendono da mesi l'avvio di una trattativa ed espropriati che hanno firmato gli accordi, ma attendono da mesi gli anticipi e i saldi;
-        l’unico comune denominatore è che nessuna di queste persone ha mai ricevuto un euro, nonostante le ruspe abbiano iniziato a scavare le loro proprietà;
-        assai grave appare la situazione di quei cittadini espropriati che sono costretti a chiudere la propria azienda agricola senza avere la possibilità di utilizzare i soldi dei propri terreni per poter acquistare altri campi da coltivare e proseguire così la propria attività;

         Considerato che:
-        il progetto della superstrada a pedaggio ‘Pedemontana Veneta’ è oggetto di un’inchiesta da parte della Corte dei Conti e di una procedura aperta dall’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione);
-        Nello scorso mese di marzo è stato arrestato il Direttore dei lavori, mentre l’attuale commissario straordinario, secondo quanto riportato dalla stampa locale, risulterebbe indagato per un altro progetto;
-        in data 3 luglio 2015 la stessa Corte dei Conti (con circolare n.2896-03/07/2015-SCCGA-Y39-P del 3 luglio 2015 avente per oggetto: “indagine sullo Stato di avanzamento dei lavori della Pedemontana veneta; VI richiesta istruttoria”) ha inviato ad Enti ed istituzioni, tra cui Regione Veneto, la seguente richiesta (punto n.1 della circolare succitata): “ (…) Sono state segnalate, da più parti, a questo ufficio di controllo, lamentele per lo svolgimento di procedure espropriative intraprese senza la corresponsione dei dovuti indennizzi. Si chiede di riferire in dettaglio su tale circostanza (…)

Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri
 chiedono al Presidente della Giunta regionale

1)     Qual è l’esatto numero di cittadini ed aziende che sono stati espropriati dai propri terreni ed edifici per consentire l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della superstrada ‘Pedemontana Veneta’?
2)     Qual è il numero di cittadini e aziende che finora hanno ottenuto l’indennizzo pari all’80% del valore concordato, così come previsto dalle vigenti norme (Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) e per quale ammontare complessivo?
3)     Quanti sono gli ettari totali di terreni agricoli coltivati sottratti per sempre all’agricoltura a causa della realizzazione della superstrada ‘Pedemontana Veneta’?
4)     Cosa intende fare la Giunta regionale per evitare che centinaia di cittadini ed imprenditori agricoli siano costretti addirittura a chiudere ogni attività senza essere indennizzati?

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