Il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa prosegue il
digiuno di don Albino Bizzotto. Questa mattina Elvio, Gilberto e Massimo si
sono insediati al quartiere Pre' di Bassano del Grappa e hanno iniziato
l'astensione dal cibo. Hanno dichiarato: ”Siamo qui a due passi dal cantiere
SPV di Bassano a ricordare la violenza a cui è costretta la terra del Veneto.
La nostra fame vuole essere a simbolo delle privazioni a cui le nostre terre
sono costrette per gli scempi di quest'opera sull'ambiente, sul denaro pubblico, e sulla democrazia. La
SPV impoverirà più che arricchire la gente della pedemontana, perché
concentrerà la ricchezza ancora di più nelle mani di pochi, è reale il pericolo
di affamare le generazioni future”.
A poche centinaia di metri dal loro camper c'è il Parco delle Rogge che
si sviluppa tra i comuni di Bassano Rosà e Cartigliano, nelle sue arre a nord si sta costruendo il
casello della SPV. E' la prova delle troppe chiacchiere e dei falsi proclami
che si fanno attorno alla salvaguardia della terra. Troppi sprecano il loro
fiato per l’eccesso di cemento nel Veneto e fanno finta di non vedere che li, proprio in un parco a tutela della
civiltà agricola del veneto istituito con legge della Regione, in violazione
delle norme di tutela nazionali e europee, proprio nel parco sarà realizzato il
casello, l'area di servizio e di manutenzione con la palazzina per gli uffici
della SPV. A sud di quest'area il Comune di Bassano ha già predisposto nel suo
Piano degli Interventi una nuova area industriale pronta a garantire l’avvio
dei lavori anche per la bretella ovest che taglierà in due i campi coltivati, i
prati, le rogge il paesaggio agricolo, aprendo la strada agli appettiti della
peggior speculazione e contribuendo agli attacchi portati al parco rurale della
civiltà delle rogge da ha voluto estrarre con la ghiaia moneta sonante.
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