Oggi 7 MAGGIO '13 alle ore 10 abbiamo
incontrato gli assessori Bernardi e Beraldin del Comune di Bassano, abbiamo
affrontato le questioni che sono aperte sugli espropri, sul cantiere di Bassano
che interessa il Parco rurale civiltà delle Rogge, così come abbiamo affrontato
le questioni relative alle centinaia di mln di €uro mancanti al Progetto. Abbiamo chiesto ai due Assessori di avere il coraggio che ha avuto il Presidente di Confartigianato e denunciare i mancati pagamenti e la situazione di stallo negli espropri, oltre a tutte le irregolarità presenti nel cantiere dei caselli di Bassano Ovest. Con l'Ass. Beraldin abbiamo affrontato il tema della variante del Piano degli interventi che consente di insediare una zona produttiva vicino al casello di Bassano Ovest, nel Parco delle rogge. si tratta di un atto a nostro giudizio nullo e siamo pronti a tutelare il parco nelle forme consentite dalla legge. Cosa che abbiamo fatto anche nei confronti del Commissario e del Genio Civile di Vicenza depositando l'ennesimo esposto, questa volta alla Procura di Vicenza perché indaghi sulle ragioni per cui non consegnati i documenti relativi alle fidejussioni bancarie per i cantieri e quelli relativi alle cauzioni idrauliche per i lavori sul Brenta.
Con l'Ass. Bernardi abbiamo
detto che prima di iniziare i lavori vanno pagati gli espropri. La cosa non sta
avvenendo per nessuno dei casi bassanesi come per altri nella parte di
Montecchio Precalcino. SIS e il commissario lamentano la mancanza di 330 mln€ e
questa cifra per noi sotto stimata è troppo simile a quella destinata agli
espropri, inoltre a noi risultano mancare oltre 500mln€ rispetto alle richieste
di SIS. A Bassano nel Cantiere vi sono poi numerose situazioni limite a partire
dalla cartellonistica che è priva di intestazione, ma molte e più gravi
riguardano quelle di un mezza dozzina di espropri che riguardano le abitazioni
di famiglie e i luoghi di lavoro di alcune attività. Per queste è prevista la
demolizione e il trasferimento degli insediamenti, in nessun caso è stata
chiusa la trattativa e quand'anche vi fosse stata non è stato versato un'euro
ne tanto meno vi sono cifre a disposizione per coprire le situazioni transitorie
di affitto per nuove abitazioni o nuove sedi di attività.
Bernardi è concorde con noi
è ha dichiarato che si è da tempo assunto questo impegno, per noi la cosa non
basta, non chiediamo al comune di farsi carico degli accordi dei privati, ma di
richiamare il concessionario al rispetto degli accordi, prima dell'inizio dei
cantieri devono essere versati le somme del denaro altrimenti il cantiere deve
essere fermato. Siamo consapevoli che il suo assessorato ha creato un servizio
tecnico per gli espropri, per questo abbiamo chiesto a Bernardi di prendere in
mano la gestione del territorio che spetta al Comune ancorché il Commissario è
in attesa di un giudizio e già due sentenze ne hanno denunciato l'arbitraria
nomina.
In questo tratto abbiamo
fatto presente all'assessore Beraldin e al Dirigente di Urbanistica Ferraro che
l'amministrazione ha introdotto nel Piano degli Interventi un'area produttiva
attestata nella zona dei caselli e vicina al futuro centro direttivo di SPV e
all'area utenti e servizi richiesta da SIS all'interno dell'area di tutela del
Parco delle Rogge. Abbiamo rilevato l'illegittimità del provvedimento e la
decadenza dell'atto amministrativo in autotutela, poiché non risulta consultato
chi è chiamato a far rispettare le tutele istituite con legge regionale del
parco a est del Brenta tra Cartigliano, Bassano e Rosà. In sostanza abbiamo
denunciato che il provvedimento del Comune di Bassano non rispetta le norme
regionali ed europee sulla pianificazione, e che da anni i comuni interessati
hanno omesso di dare corso ai provvedimenti regionali sul parco e che è mancata
la consultazione in conferenza dei servizi di chi era chiamato a approvare il
provvedimento del PI preordinato alla modifiche delle norme che regolano il
parco.
Beraldin e Ferraro si sono detti disponibili a valutare la correttezza delle nostre affermazioni e sono disponibili alla revisione dell'iter se necessario. Questo atto a nostro
giudizio è nullo e siamo pronti a tutelare il parco nelle forme consentite
dalla legge. Cosa che abbiamo fatto anche nei confronti del Commissario e del
Genio Civile di Vicenza depositando l'ennesimo esposto, questa volta alla
Procura di Vicenza perché indaghi sulle ragioni per cui non consegnati i
documenti relativi alle fidejussioni bancarie per i cantieri e quelli relativi
alle cauzioni idrauliche per i lavori sul Brenta. Soprattutto nell'esposto di
oggi abbiamo per l'ennesima volta segnalato le gravi omissioni del progetto SPV
come l'incompleta autorizzazione idraulica, e la mancanza dei documenti su
Convenzione e PEF. La negazione all'accesso a questi documenti è ormai annosa
ma non meno grave, ormai è chiara la volontà di nascondere documenti che
proverebbero i mancati ricavi a causa della mancanza di traffico e da cui
discende l'impossibilità di avere i finanziamenti bancari che dovrebbero
coprire comunque solo 1100 mln di € dei 1800 a cui SIS si è aggiudicata la
gara.
Massimo
Follesa Portavoce CoVePA 3478722240
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