lunedì 29 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA - RETE DEI COMITATI VENETI SULLE INFRASTRUTTURE, PROJECT FINANCING E CONSUMO DI SUOLO.

I Comitati veneti , coordinati dalla rete AltroVeneto , si sono incontrati con il Presidente e i Gruppi del Consiglio Regionale il giorno 11 aprile scorso. Era presente una folta rappresentanza, proveniente dall’intera Regione, ricevuta da un nutrito numero di consiglieri regionali, come non accade spesso in analoghe audizioni, segno evidente dell’importanza dei problemi sollevati, tanto piu’ dopo l’inchiesta sulla Impresa Mantovani SpA (che tocca anche Veneto Strade SpA).
In sintesi dobbiamo rilevare che:
1. l'iniziativa, pur con i tempi brevissimi e la giornata feriale, è pienamente riuscita
2. le risposte dei consiglieri e delle forze politiche sono state solo parzialmente soddisfacenti
3. Dopo le ampie assicurazioni degli intervenuti , un pessimo segnale si è avuto nello stesso pomeriggio, dato che il Consiglio Regionale - con i voti di PdL e Lega Nord - ha varato il piano triennale delle Opere Pubbliche di interesse regionale, ancora una volta fondato sulle infrastrutture stradali e sui project financing
4. E' evidente che la Giunta regionale Zaia-Chisso non sembra avere alcuna intenzione di ripensare tale "modello" , suggerito da Baita a Galan lo si è visto anche nel caso degli ospedali realizzati in project financing,
5. Da quell’incontro non abbiamo piu avuto alcuna notizia sui lavori delle due Commissioni né abbiamo avuto alcuna informazione né convocazione che, secondo le assicurazioni avute, ci sarebbero state comunicate tempestivamenteRinnoviamo pertanto la nostra richiesta di convocare le riunioni in sedute pubbliche o, comunque, aperte ai nostri rappresentanti ed esperti , quale garanzia di trasparenza e reale efficacia delle inchieste.
6. Secondo le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica , nonché vice-presidente della Giunta regionale, Zorzato, il nuovo PTRC, ovvero la Variante appena varata, dovrebbe finalmente puntare allo stop al consumo di suoloSe è così, vorrebbe dire che il “contro-piano” al PTRC varato nel 2009, presentato con il documento “Per un Altro Veneto” sottoscritto da oltre 150 Comitati ed Associazioni, e le oltre 15.000 Osservazioni sottoscritte dai cittadini, respinte allora senza argomentazioni, avevano visto giusto e ora, seppur in ritardo, la Giunta regionale sembra averle fatte proprie.
Dobbiamo rilevare che:
1. l'iniziativa, pur con i tempi brevissimi e la giornata feriale, è pienamente riuscita, anche per quanto riguarda la presenza dei mezzi d’informazione cui va il nostro apprezzamento: segno evidente che la "vicenda Mantovani" , che potrebbe avere sviluppi - clamorosi anche se attesi - sta creando scompiglio e costringe le forze politiche , e singoli consiglieri, a prestarvi adeguata attenzione
2. le risposte dei consiglieri e delle forze politiche sono state solo parzialmente soddisfacenti : mentre quelli di opposizione e lo stesso Presidente Ruffato si sono dichiarati ampiamente disponibili ad accogliere le nostre proposte, in particolare la massima trasparenza e apertura delle Commissioni d’inchiesta varate dal Consiglio regionale, consentendo in forme da definire la partecipazione di nostri esponenti ed esperti indipendenti , quelli di maggioranza sono stati ampiamente latitanti o evasivi (significativa l'assenza dei capogruppo di Lega e PdL), con la sola eccezione di Moreno Teso (PdL, ex AN), che si è detto personalmente d’accordo con le nostre istanze.
3. Dopo le ampie assicurazioni degli intervenuti , un pessimo segnale si è avuto nello stesso pomeriggio, dato che il Consiglio Regionale - con i voti di PdL e Lega Nord - ha varato il piano triennale delle Opere Pubbliche di interesse regionale, ancora una volta fondato sulle infrastrutture stradali e sui project financing, impegnandovi ben 2,5 miliardi , respingendo la nostra proposta di una moratoria di tali progetti almeno fino alle conclusioni della Commissione d'inchiesta (di cui si è fatto interprete il consigliere di Rifondazione Pettenò) e , di fatto, vanificandone il lavoro già in partenza : si proporrà fra un anno di chiudere i cancelli dopo che i classici buoi saranno tutti scappati , ovvero dopo che gli appalti e le concessioni saranno stati affidati (com’è probabile, dati i meccanismi dei Project Financing) al soggetto promotore , quasi sempre riconducibile alla Mantovani Spa ?
4. E' evidente che la Giunta regionale Zaia-Chisso non sembra avere alcuna intenzione di ripensare tale "modello" , suggerito da Baita a Galan (come ammette lo stesso ex governatore nel libro-intervista “Il nordest sono io” ) : lo si è visto anche nel caso degli ospedali realizzati in project financing, sui quali l’analoga Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale , nel dicembre 2010 aveva concluso l'analisi con un giudizio estremamente negativo e preoccupato, in particolare sull' Ospedale dell'Angelo di Mestre, i cui costi a carico dell’ULS 12 risultano esorbitanti, proponendone una generale revisione. Nonostante ciò, dopo un'iniziale contrasto tra la Lega ed il PdL, si è dato il via ad una nuova serie di interventi, di rilevante impegno economico-finanziario, compreso - da ultimo - il nuovo ospedale di Padova.
5. Da quell’incontro non abbiamo piu avuto alcuna notizia sui lavori delle due Commissioni (quella speciale sui Project Financing e la Mantovani SpA e quella ordinaria sulle società regionali, in particolare su Veneto Strade SpA), né abbiamo avuto alcuna informazione né convocazione che, secondo le assicurazioni avute, ci sarebbero state comunicate tempestivamente.
Rinnoviamo pertanto la nostra richiesta di convocare le riunioni in sedute pubbliche o, comunque, aperte ai nostri rappresentanti ed esperti , quale garanzia di trasparenza e reale efficacia delle inchieste.
6. Secondo le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica , nonché vice-presidente della Giunta regionale, Zorzato, il nuovo PTRC, ovvero la Variante appena varata, dovrebbe finalmente puntare allo stop al consumo di suolo, essendo il Veneto , con la Lombardia , la Regione che ha cementificato la maggior percentuale di territorio, con i gravi problemi di dissesto idrogeologico e di deturpazione del paesaggio che vediamo purtroppo ogni giorno. Se è così, e lo verificheremo esaminando la documentazione nelle prossime settimane , vorrebbe dire che il “contro-piano” al PTRC varato nel 2009, presentato con il documento “Per un Altro Veneto” sottoscritto da oltre 150 Comitati ed Associazioni, e le oltre 15.000 Osservazioni sottoscritte dai cittadini, respinte allora senza argomentazioni, avevano visto giusto e ora, seppur in ritardo, la Giunta regionale sembra averle fatte proprie.


Firmato:


AltroVeneto - Rete dei comitati ed associazioni per un Altro Veneto
Rete polesana dei comitati per l’ambiente
CAT (Coordinamento Comitati Ambiente e Territorio della Riviera del Brenta e del Miranese)
CoVePA (Coordinamento Veneto Comitati Pedemontana Alternativa)



25 aprile 2013

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