Pal. Spada |
Il
Presidente Trotta del C. di S. ha sospeso cautelativamente la sentenza TAR Lazio che
aveva decretato per la seconda volta inesistente l'emergenza,la
rimozione del commissario e che i provvedimenti del Governo si
pongono fuori del diritto amministrativo con misure volte alla
disapplicazione delle leggi. Le motivazioni considerano: "..... che,
tenuto conto degli interessi e delle complesse questioni
giuridiche affrontate dalla
sentenza impugnata, è opportuna una approfondita
valutazione collegiale della causa senza pregiudicare la
prosecuzione dei lavori di una
opera pubblica così rilevante; Ritenuto pertanto che ricorrono gli
estremi per una misura cautelare
connotata dalla estrema urgenza
di cui citati artt. 56 e 98, co.1, cod. proc.
amm.; Che
la domanda cautelare potrà essere esaminata dalla Sezione, nel
rispetto del contraddittorio fra
le parti, nella camera di consiglio fissata per il 13 marzo 2012..."
Risulta
evidente che per il Presidente Trotta sono prevalenti gli interessi e
la rilevanza dell'opera, ma noi sappiamo bene che dietro a questi
interessi e alla sua rilevanza, si nascondono quelli di aziende
coinvolte nei cantieri che a breve dovranno affrontare un processo
per le pesanti azioni turbative messe in campo negli appalti
pubblici. Infatti tra le 13 aziende che la procura ha indagato,
figura anche la Girardini attuale subappaltatrice dei cantieri di
Villaverla e Breganze. Il caso non è isolato visto la corruzione e
il malaffare che ha giustificato i provvedimenti cautelari che hanno
colpito la dirigenza della Venezia Padova. Questo è poi aggravato
dall'inchiesta aperta dalla Procura di Treviso sulle infiltrazioni
mafiose nella marca, di cui la Tribuna da
notizia proprio oggi di alcuni risultati sorprendenti.
Trotta
non ha avuto il coraggio del Presidente Mario Monti, che ha fermato
le Olimpiadi di Roma: disastro economico annunciato. Noi ribadiamo da
mesi la stessa cosa che il Prof. Mario Monti ha così plasticamente
rappresentato rifiutando la copertura governativa agli eventuali
debiti del CONI. E' evidente che il presidente ha potuto vedere i
veri documenti delle olimpiadi, al contrario i documenti della
SuperAutostradaPedemontanaVeneta sono occultati e nascondono dati che
non consentirebbero il ritorno economico dei costi con i presunti
benefici, si sta mascherando un vero progetto di debito. Rileviamo
anche che la società VenetoStrade della Regione Veneto, guidata dal
commissario della SPV Ing. Silvano Vernizzi, non ha più liquidità,
tanto che, come ci hanno raccontato alcuni dipendenti, con quella
presente nelle sue casse gli stipendi saranno pagati ancora per pochi
mesi.
L'ing.
Silvano Vernizzi non ha più fondi per la manutenzione delle strade
del Veneto, e continua a presentarsi con la presunta forza delle sue
ragioni, ma visti i risultati dell'azienda che sta guidando, queste
non fanno che confermare i nostri sospetti sul probabile tracollo
economico della Pedemontana Veneta. Il Presidente Trotta ha
sottovalutato il vero interesse generale del paese e dello stato, che
è quello di non fare debiti, data la contingenza attuale. Ha rimesso
in sella il commissario dimezzato, che amministra allegramente
l'azienda che gli è stata affidata e che non vuole accettare la forza del diritto e della legge e che in spregio a questo principio non blocca i lavori.
Vernizzi è stato rimandato a guidare una nave, quella del commissariato, che drena dalle casse regionali dai 500 a 700 mila € all'anno, invece di amministrare VenetoStrade si preoccupa della Progettazione di Debito a favore della galassia di aziende che girano intorno all'assessorato alle infrastrutture, come se fosse l'allegra luogo di comando delle opere pubbliche venete. La responsabilità di chi lo ha messo in quel ruolo è pesante, pari solo a quella di chi lo conserva al timone di un carrozzone che potrebbe crollare da un momento all'altro. Per questo noi in questo momento vogliamo solo gridare all'ingegner Vernizzi: VADA FUORI BORDO, CAZZO!
Vernizzi è stato rimandato a guidare una nave, quella del commissariato, che drena dalle casse regionali dai 500 a 700 mila € all'anno, invece di amministrare VenetoStrade si preoccupa della Progettazione di Debito a favore della galassia di aziende che girano intorno all'assessorato alle infrastrutture, come se fosse l'allegra luogo di comando delle opere pubbliche venete. La responsabilità di chi lo ha messo in quel ruolo è pesante, pari solo a quella di chi lo conserva al timone di un carrozzone che potrebbe crollare da un momento all'altro. Per questo noi in questo momento vogliamo solo gridare all'ingegner Vernizzi: VADA FUORI BORDO, CAZZO!
Massimo
Follesa
CoVePA
Allegato
link l decreto cautelare del C. di S.:
http://webmailvtin.alice.it/cp/ps/Mail/Downloader?uid=24520&d=tin.it&u=saapef&ai=0&t=d9622d104d31113d40d7&c=yes&an=saapef&filename=gaetanotrotta.pdf&l=it&fp=INBOX&dhid=attachmentDownloader&disposition=attachment
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