sabato 13 ottobre 2018

SPV: ZAIA AGGIUNGI POSTI A TAVOLA!

In riferimento all'articolo del Gazzettino apparso l'11 ottobre 2018 a firma di Alda Vanzan in cui si da conto del mancato inserimento della Pedemontana Veneta nelle procedure di analisi costi e benefici indicate nel documento di economia e finanza (p.73), approvate dal governo e dalle camere del parlamento, abbiamo registrato i comunicati apparsi nella giornata di ieri del Ministro Toninelli e dei gruppi parlamentari veneti e regionali del M5S.
Non nascondiamo il disappunto , lo sconcerto e la rabbia per l'immorale comportamento a cui assistiamo. Si sa però che in politica questo è la normalità, ci aspettavamo un cambiamento concreto perchè questa è la cifra con cui si vogliono distinguere. Abbiamo capito che la loro cifra è insufficiente e credevamo di non verificare così rapidamente che non vi è nulla di nuovo sotto il sole.
Massimo Follesa portavoce CoVePA ovest vicentino ha dichiarato: «Questi comunicati credo siano una sconfitta grave e pensante e tolgono agibilità politica a un progetto di cambiamento. Faccio notare il passo indietro, non si parla di analisi costi benefici. Questo aspetto è grave perché attiene al competente intervento dei parlamentari veneti e alla certificazione dell'insostenibilità dell'opera. Soprattutto l'inserimento di Pedeveneta nel def avrebbe dichiarato che la Lega accettava il principio di verifica, apriva una mediazione e sanciva un patto per tutti anche in Veneto. Dovevano chiederlo per loro soprattutto». Emerge che gli incontri con il ministro e che questa mediazione, nonostante le dichiarazioni, non ci sono mai stati. Li avevamo sollecitati da maggio offrendo un percorso e gli strumenti per portare al tavolo sulla SPV la Lega, inutile è stato l'incontro con Iacopo Berti e Manuel Brusco a Padova in giugno, tanto da spingerci a presentare una documentata segnalazione a Roma, affinché si avviassero le attività ispettive, siamo in attesa di risposte e di un programma di incontri tecnici e politici perché si arrivi a un negoziato politico, per toccare la spv con una mediazione coerente. Riteniamo che qualcuno dovrà rispondere e darci prova che le promesse non sono false. Insomma erano i parlamentari veneti a dover pretendere che vi fosse una seria analisi dei costi e dei benefici per conoscere l'opera e il disastro economico che ad essa per il Veneto, ma si sono distratti e non ne salviamo uno.
Matilde Cortese ritiene che: «È poi inaccettabile il riferimento alla regionalita' dell'opera. Mi sembra lo stesso argomento di Zaia che sostiene che i misfatti della Pedemontana sono colpa del governo che l'ha fatta con un commissario straordinario come Vernizzi, che lui non c'entra ce l'ha per le mani dal 2017». Ma se il governo poteva nominare un commissario di protezione civile allora ne aveva la competenza, ancorché non risulta da atti processuali la dichiarazione di emergenza di Galan ma quella di governo si. Non si può dimenticare che per essa  vige ancora un regime speciale statale che è la Legge Obiettivo, che gode di un miliardo investito dal governo con due leggi finanziarie del 98 e del 2000(che istituiscono la superstrada pedemontana veneta), una di salvataggio del 2013 e un intervento di finanziamento con CDP .
Infine è meschino l'argomento della regionalizzazione  come articolazione retorica della comunicazione perché è stato lo  stesso argomento di del Rio, che sosteneva da ministro dei LLPP la stessa cosa. Per Gatto portavoce trevigiano: «Vi è poi la questione del CIPE che l'ha approvata, della VIA che è nazionale a dimostrare che è un'opera governativa e ultimo ma non di minore importanza, che l'attività ispettiva è governativa su queste opere, è grave che il ministro abdichi ai suoi poteri e li riduca a quelli di controllo della Corte dei Conti e che il M%S non capisca il regalo agli amici di Zaia in primis i cavatori e ai nemici del Veneto e del suo triitorio massacrato». È grave, perché lascia i suoi poteri a un'altro potere che è quello della magistratura, non è l'unico visto che i parlamentari veneti lo hanno già fatto con il def.  Ma è ancora più grave perché è un avvocato.
I personaggi che abbiamo incontrato nelle tre audizioni in Corte dei Conti a Roma sono proprio i tre che sono inquisiti dell'autorità di controllo sulle autostrade del MIT per il ponte Morandi. Se sono questi che lo hanno imbeccato o è quell'ambiente che lo ha ragguagliato è veramente in balia di se stesso e un incompetente patentato, perché è la stessa unità che ha approvato in 5 GG le 10 mila tavole del progetto esecutivo di pedeveneta ai tempi di Incalza e Lupi.
Matilde Cortese. Massimo M. Follesa. Elvio Gatto

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