martedì 20 settembre 2016

Sit In CoVePA 15/09/2016 Cantiere Pedemontana Veneta di Casoni a Mussolemte VI


In questo video che presentiamo ci sono gli attimi appena successivi allo scampato incidente con un camion trasporto ghiaie, che ha rischiato di travolgere chi stava allestendo il presidio per i mancati pagamenti degli espropri e le condizioni limite dei cantieri della Pedemontana Veneta. Sul fatto c'è da dire che non accettiamo quella che appare una provocazione bella e buona, a questo c'è poco da aggiungere, il resto lo abbiamo detto ai Carabinieri intervenuti e lo dettaglieremo all'autorità inquirente per sapere il nome e il cognome dell'autista che è scappato senza attendere l'intervento delle forze dell'ordine.
Oltre alle ragioni dei residenti dell'area che  da quasi due anni stanno aspettando il rimborso dei danni provocati dal corto circuito alla cabina dopo che un mezzo d'opera aveva colpito i fili della bassa tensione, l'iniziativa è stata l'occasione per fare il punto anche sulle vicende della Spv, un'opera a nostro giudizio dannosa che sta mostrando i suoi limiti anche anche sul piano finanziario.  
Ha avuto una buona adesione e oltre alle pesanti nefandezze sugli espropri e sui "cosiddetti accordi bonari" che di bonario hanno solo il nome,  abbiamo ribadito che ogni iniziativa sulle attività economiche di un progetto finanziario fallito non può prescindere dal mettere i soldi sul tavolo, in particolare i 300 mln di € degli espropri che vogliamo in contanti e in banconote da 500€ perchè c'è poco da fidarsi di certi metodi e della capacità economica del nuovo piano di SIS per la SPV: gli espropri sono la misura della serietà di ogni proposta e se il completamento di questi vuol dire il blocco dei cantieri si proceda.
Al commissario e a Zaia diciamo che andare avanti con ostinazione non serve a nulla, quest'opera non può ripartire architettando nuova finanza creativa ma tenendo conto di 5 punti indispensabili di sintesi per una Pedemontana Veneta alternativa che siamo pronti ad articolare compiutamente: 1.Stop ai cantieri; 2.Revisione del sistema dei flussi; 3.Allontanamento del gruppo di gestione; 4.Basta con la farsa sugli espropri; 5.Via a un project-review della SPV.


1.Stop ai cantieri per avviare un tavolo trasparente e partecipato sul sistema di finanziamento, degli interessi e del rischio, per riprogettare una SPV dove serve e come serve;
2.Revisione del sistema dei flussi di traffico, dei pedaggi e riduzione dei costi a partire dal blocco della galleria Malo-Caselgomberto e del primo lotto, risparmiando oltre 500mln€ con riduzione dell'esposizione finanziaria;
3.Allontanamento del gruppo di gestione di questo fallimento con tutti i vertici, i collaboratori, gli assistenti e i passa carte;
4.Basta con la farsa sugli espropri: vanno pagati prima di tutti quale garanzia di ogni eventuale ripresa dei lavori;
5.Applicazione del Codice degli Appalti con il via a un project-review della SPV con intervento della Corte Dei conti e di ANAC, rispetto la direttiva 2014/23/UE sul rischio operativo bancario a carico del concessionario.
leggil'intera lettera inviata al governo.

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