martedì 13 settembre 2016

PEDEMONTANA VENETA FORA I SCHEI 300 MLN DI € IN 600 MILA PEZZI DA 500€ PER GLI ESPROPRI! La serietà di certi palloni gonfiati si misura sulla credibilità di mettere i soldi sul tavolo quelli veri e no i pagherò.

Giovedì 15 settembre 2016 dalle ore 10,15 in occasione del previsto incontro a Roma per il salvataggio della Pedemontana Veneta il Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) organizza un piccolo sit-in silenzioso per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema degli espropri relativi alla Pedemontana Veneta. Nonostante le promesse ancora molti non hanno avuto quanto pattuito... E la cosa sta creando diversi problemi alle famiglie. 
Alle 11.30, principalmente per i media, sarà organizzata anche una breve conferenza stampa dopo la quale il presidio si chiuderà. L'occasione sarà utile per fare il punto anche sulle vicende della Spv, un'opera a nostro giudizio dannosa che sta mostrando i suoi limiti anche anche sul piano finanziario. 

Ogni iniziativa sulle attività economiche di un progetto finanziario fallito non può prescindere dal mettere i soldi sul tavolo, in particolare i 300 mln di € degli espropri che vogliamo in contanti e su sulla scrivania della trattativa con il governo in banconote da 500€. Sono 600mila pezzi che vogliamo vedere per credere alla capacità economica del nuovo piano di SIS per la SPV, gli espropri sono la misura della serietà di ogni proposta e se il completamento di questi vuol dire il blocco dei cantieri, lo si faccia.

L'iniziativa si tiene in corrispondenza dei cantieri di SPV nei terreni delle famiglie Anzolin e Bizzotto in via Postumia a Mussolente in provincia di Vicenza,  le coordinate geografiche sono 45.745725, 11.820391. E' possibile arrivare seguendo il link https://goo.gl/maps/1SWA4r2SYZ42

Si tratta di espropriati come moltissimi altri, da oltre due anni e senza accordo, o senza soldi, a causa delle clausole vessatorie che rifiutano di accettare. Presenteremo le proposte che la SIS costringerebbe a firmare con metodi strani e discutibili, oltre al paradosso di occupare abusivamente alcune proprietà e di non pagare i danni che arreca con i cantieri, relazioneremo sugli intoppi burocratici con cui sono vessati gli espropriati.  

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