lunedì 26 settembre 2016
venerdì 23 settembre 2016
MORETTI garantisce per l'I-SIS
MORETTI garantisce per l'I-SIS(l'Instabile SIS) e per il nuovo piano finanziario basato su un capitale sociale del consorzio salito a 700 mln€. Ma come si fa a credergli visto che i documenti di SIS, con cui a Palermo mette in cassa integrazione in luglio e poi licenzia 250 operai, parlano di un capitale della società di 15mln€?
“Il nuovo piano finanziario presentato da Sis – spiega la Moretti - all'inizio di settembre prevede uno sconto sulle tariffe per gli utenti del 15% e uno sforzo economico notevole sui ricavi. Oggi è stata riconosciuta al concessionario la volontà di trovare una soluzione positiva al fine di portare a compimento la Pedemontana in modo da non rischiare posti di lavoro e crisi aziendali. Credo che entro qualche giorno arriverà una risposta dagli altri attori. Il nuovo piano infatti prevede che i ricavi per Sis siano abbattuti di 3,5 mld per l'intera durata della concessione e mette sul tavolo 700 milioni di equity, lo sforzo è grande e dimostra l'interesse e la collaborazione necessaria a veder finita la superstrada"- conclude così la capogruppo Pd in Consiglio regionale Veneto. - See more at: http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=80&p=84&c=5&e=88&t=1&idNotizia=30925#sthash.a4jgjeWc.dpuf
Comunicato Stampa 23 settembre 2016
Agli organi di informazione.
In relazione alle notizie apparse in prima pagina della Tribuna di TV: MOLOTOV IN PEDEMONTANA VENETA e in prima pagina del Gazzettino di TV: PEDEMONTANA BOMBA NEL CANTIERE, ritenendo questo fatto grave anzi gravissimo, il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa respinge e condanna ogni provocazione poiché pratica e lotta con metodi non violenti, promuove e sostiene ricorsi e azioni legali utilizzando gli strumenti istituzionali.
A nessuno deve venire in mente di strumentalizzare la nostra azione per fini oscuri e destabilizzanti, soprattutto per permettere, a chi ne ha interesse, di buttarla in rissa e caciara per non dare risposte alle pesanti questioni che abbiamo posto sul tavolo e che continueremo a porre, sempre e solo nel merito, finché non ci saranno le risposte. Sono metodi mafiosi che non ci appartengono e che rimandiamo al mandante e a chi li usa abitualmente.
Matilde Cortese, Massimo Follesa, Elvio Gatto portavoce CoVePA
martedì 20 settembre 2016
La Pedemontana Veneta così vicina a "Mammasantisima" che non ci si crede
La cosa singolare è che il nome di Monorchio, anzi di suo figlio (anche questo non indagato), carambola nel retroscena della maxi inchiesta della magistratura toscana che l’anno scorso portò all’arresto di figure di primissimo piano nel mondo delle commesse pubbliche (che assieme a quello delle concessioni pubbliche è da sempre vischioso), tra cui il dominus delle Infrastrutture Ercole Incalza (le cui propaggini arriverebbero sino allo Ior)e il progettista Stefano Perotti. Il quale, tanto per rimanere nel recinto delle vicende venete sino al momento dell’arresto era il direttore dei lavori della Pedemontana Veneta.
Queste sono le parole con cui Marco Milioni sottolinea quanto approfondisce nel suo blog lasberla.net, seguendo le carte che escono con l'articolo apparso sull'ultimo L'Espresso.
Sit In CoVePA 15/09/2016 Cantiere Pedemontana Veneta di Casoni a Mussolemte VI
In questo video che presentiamo ci sono gli attimi appena successivi allo scampato incidente con un camion trasporto ghiaie, che ha rischiato di travolgere chi stava allestendo il presidio per i mancati pagamenti degli espropri e le condizioni limite dei cantieri della Pedemontana Veneta. Sul fatto c'è da dire che non accettiamo quella che appare una provocazione bella e buona, a questo c'è poco da aggiungere, il resto lo abbiamo detto ai Carabinieri intervenuti e lo dettaglieremo all'autorità inquirente per sapere il nome e il cognome dell'autista che è scappato senza attendere l'intervento delle forze dell'ordine.
Oltre alle ragioni dei residenti dell'area che da quasi due anni stanno aspettando il rimborso dei danni provocati dal corto circuito alla cabina dopo che un mezzo d'opera aveva colpito i fili della bassa tensione, l'iniziativa è stata l'occasione per fare il punto anche sulle vicende della Spv, un'opera a nostro giudizio dannosa che sta mostrando i suoi limiti anche anche sul piano finanziario.
Ha avuto una buona adesione e oltre alle pesanti nefandezze sugli espropri e sui "cosiddetti accordi bonari" che di bonario hanno solo il nome, abbiamo ribadito che ogni iniziativa sulle attività economiche di un progetto finanziario fallito non può prescindere dal mettere i soldi sul tavolo, in particolare i 300 mln di € degli espropri che vogliamo in contanti e in banconote da 500€ perchè c'è poco da fidarsi di certi metodi e della capacità economica del nuovo piano di SIS per la SPV: gli espropri sono la misura della serietà di ogni proposta e se il completamento di questi vuol dire il blocco dei cantieri si proceda.
Al commissario e a Zaia diciamo che andare avanti con ostinazione non serve a nulla, quest'opera non può ripartire architettando nuova finanza creativa ma tenendo conto di 5 punti indispensabili di sintesi per una Pedemontana Veneta alternativa che siamo pronti ad articolare compiutamente: 1.Stop ai cantieri; 2.Revisione del sistema dei flussi; 3.Allontanamento del gruppo di gestione; 4.Basta con la farsa sugli espropri; 5.Via a un project-review della SPV.
lunedì 19 settembre 2016
La Pedemontana annaspa? Gli interrogativi sull'opera
TAEPILE: La Pedemontana annaspa? Gli interrogativi sull'opera: (m.m.) Che tempi si preannunciano per la Spv? Tre giorni dopo il sit-in da parte degli attivisti del Covepa che contestano il tracciato...
Guarda il video immediatamente dopo l'incidente al presidio del 15/09/16 con le dichiarazioni a caldo di chi è scampato al pericolo.
Guarda il video immediatamente dopo l'incidente al presidio del 15/09/16 con le dichiarazioni a caldo di chi è scampato al pericolo.
domenica 18 settembre 2016
Spv, ancora una frustata della Corte dei Conti sul commissario Vernizzi
Gatto e Cortese alla recente manifestazione a Mestre |
La
recentissima relazione redatta dalla Corte dei Conti sulla Spv,suona come un vero e proprio ultimatum al Commissario alla
Pedemontana Veneta Silvano Vernizzi». Usano queste parole Elvio
Gatto e Matilde Cortese, i due portavoce di Treviso e Bassano del Grappa del CoVePA, il Coordinamento
Veneto Pedemontana Alternativa, nel commentare il documento ancorainedito, uscito il 15 settembre dagli uffici della «Sezione centraledi controllo sulle amministrazioni dello Stato» in forza presso la
stessa Corte dei Conti di Roma.
«Già
da una prima lettura delle oltre 190 pagine vergate dal dottor
Antonio Mezzera – precisano i due - si capisce chiaramente che, a
giudizio della magistratura erariale, si palesano due criticità
principali. La prima riguarda i fondi da destinare alle opere
complementari. La seconda invece costituisce un vero e proprio
rimbrotto da parte di Mezzera nei confronti di molti enti, locali e
non, coinvolti dal tracciato. Enti cui sono state indirizzate alcune
richieste specifiche di chiarimento e per le quali, a giudizio
dell'estensore non sono giunte dai diretti interessati risposte
adeguate».
In
altre parole Cortese e Gatto fanno sapere che in ragione della
relazione della Corte non ci sarebbero i fondi per realizzare quelle
strade che dalla viabilità ordinaria immettono nella Spv. In
relazione a questi e altri dubbi, argomentano ancora i due, gli enti
coinvolti, si sarebbero ben guardati dal fornire spiegazioni
convincenti. Questa almeno sarebbe la doglianza del magistrato.
venerdì 16 settembre 2016
IN VENETO PIOVONO SBERLE di M.M.
www.cinescatenato.it |
Gli ultimi due giorni non hanno riservato delle belle sorprese per il Veneto. Ieri il Corsera, tra i primi, ha dato la notizia della indagine a carico del comandante della Gdf per il Triveneto ovvero il generale Giuseppe Mango. Il quale è accusato dalla Dda napoletana di avere rivelato ad un suo amico avvocato alcuni dettagli riservati di una inchiesta in corso sugli affari del clan camorristico dei Polverino. Chi ha buona memoria ricorderà tra l’altro che proprio un’inchiesta su quella famiglia portò nel gennaio del 2012 ad una operazione nell’area di Piove di Sacco che fece clamore. E durante la quale fu arrestato il superlatitante del clan Polverino Nicola Imbriani. I cui fiancheggiatori pochi mesi appresso vennero condannati in primo grado dal tribunale di Padova. Ma le bad news per il Veneto non si esauriscono. Oggi(16/09/16ndr) l’Espresso pubblica un servizio in cui il futuro della Pedemontana veneta viene messo in cattivissima luce, mentre nemmeno il governatore leghista Luca Zaia ne esce bene. L’altra bordata de l’Espresso è invece relativa al comportamento degli industriali veneti, vicentini in primis per l’affaire BpVi e per l’affaire Veneto Banca. In questo caso è un corsivo al curaro firmato da vittorio Malagutti che mette per l’ennesima volta in piazza tutte le contraddizioni in capo agli industriali della regione, partire da Roberto zuccato sino a giungere alla famiglia Zoppas.
martedì 13 settembre 2016
PEDEMONTANA VENETA FORA I SCHEI 300 MLN DI € IN 600 MILA PEZZI DA 500€ PER GLI ESPROPRI! La serietà di certi palloni gonfiati si misura sulla credibilità di mettere i soldi sul tavolo quelli veri e no i pagherò.
Giovedì 15 settembre 2016 dalle ore 10,15 in occasione del previsto incontro a Roma per il salvataggio della Pedemontana Veneta il Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) organizza un piccolo sit-in silenzioso per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema degli espropri relativi alla Pedemontana Veneta. Nonostante le promesse ancora molti non hanno avuto quanto pattuito... E la cosa sta creando diversi problemi alle famiglie.
Alle 11.30, principalmente per i media, sarà organizzata anche una breve conferenza stampa dopo la quale il presidio si chiuderà. L'occasione sarà utile per fare il punto anche sulle vicende della Spv, un'opera a nostro giudizio dannosa che sta mostrando i suoi limiti anche anche sul piano finanziario.
Ogni iniziativa sulle attività economiche di un progetto finanziario fallito non può prescindere dal mettere i soldi sul tavolo, in particolare i 300 mln di € degli espropri che vogliamo in contanti e su sulla scrivania della trattativa con il governo in banconote da 500€. Sono 600mila pezzi che vogliamo vedere per credere alla capacità economica del nuovo piano di SIS per la SPV, gli espropri sono la misura della serietà di ogni proposta e se il completamento di questi vuol dire il blocco dei cantieri, lo si faccia.
L'iniziativa si tiene in corrispondenza dei cantieri di SPV nei terreni delle famiglie Anzolin e Bizzotto in via Postumia a Mussolente in provincia di Vicenza, le coordinate geografiche sono 45.745725, 11.820391. E' possibile arrivare seguendo il link https://goo.gl/maps/1SWA4 r2SYZ42
Si tratta di espropriati come moltissimi altri, da oltre due anni e senza accordo, o senza soldi, a causa delle clausole vessatorie che rifiutano di accettare. Presenteremo le proposte che la SIS costringerebbe a firmare con metodi strani e discutibili, oltre al paradosso di occupare abusivamente alcune proprietà e di non pagare i danni che arreca con i cantieri, relazioneremo sugli intoppi burocratici con cui sono vessati gli espropriati.
martedì 6 settembre 2016
«La Pedemontana è una ferita alla terra Una speculazione dei politici»
Tratto da La Voce dei Berici a p. 22 Andrea Alba intervista Don Albino Bizzotto, guida spirituale e fondatore dei “Beati Costruttori di Pace”, esprime la sua opinione sulla Spv. Da quattro anni il sacerdote di Vicenza, ogni Epifania, celebra una messa ai margini dei cantieri del BassanesePer lui la Superstrada Pedemontana vicentino- trevigiana «è un’opera sbagliata, frutto di speculazione. Entro l’anno spero si pronuncino l’Anac, autorità anticorruzione, e la Corte dei Conti».
E reputa grave che «sia stato espropriato tutto il sedime, completando la strada in minima parte e dando agli espropriati un “pagherò”. Hanno voluto marcare il territorio, in modo simile a quello degli animali».
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