lunedì 30 marzo 2015

Consiglio Comunale di Montecchio Maggiore quali migliorie, vantaggi e compensazioni dalla SPV? Cancellare le ambiguità del 2005!

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RICEVIAMO E GENTILMENTE PUBBLICHIAMO

Egregio direttore, quali migliorie, vantaggi, compensazioni si ripromette ancora il Consiglio Comunale di Montecchio Maggiore tali da giustificare la rinuncia a prendere di petto la questione della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta e quindi chiedere l’immediata sospensione dei lavori nella Valle dell’Agno? Quest’opera è frutto della corruzione e la stiamo pagando noi tutti poiché le banche non fidandosi della validità economica del progetto non fanno prestiti alla SIS. Le “irrinunciabili complanari” nel frattempo sono diventate le demenziali complanari: i 94,5Km di Pedemontana saranno affiancati da 65Km di complanari, in pratica una Pedemontana gratuita accanto alla sorella a pagamento. E’ vero, la Pedemontana gode del titolo di Opera Strategica e di Pubblica Utilità. Ma quante volte questo bollino è stato distribuito dalla Giunta regionale dal 2001 (anno della legge Obiettivo) con l’appoggio di Roma ladrona? 

Nel 2005 il Consiglio Comunale votò all’unanimità (delibera n.94 del 3 ottobre) le Osservazioni al progetto preliminare della Pedemontana nell’ambito della procedura di attuazione. Un errore! Ma dopo la grande alluvione del 1°novembre 2010 la cui principale causa fu individuata nella cementificazione dell’Alto Vicentino e con la conoscenza che oggi abbiamo sulla corruzione che sta dietro a quest’opera ed ad altre, che senso ha sentirsi vincolati da quella decisione? Non solo, quel Consiglio Comunale (sindaco Maurizio Scalabrin) faceva presente nella delibera alle autorità cui le Osservazioni erano rivolte di valutare l’opportunità che la superstrada Pedemontana Veneta possa terminare a Nord in corrispondenza della Valdastico. 

Si faccia valere quell’affermazione e pertanto si voti una delibera in tal senso. Qualcuno o forse anche molti, per sfiducia e demoralizzazione, ritiene che la presa di posizione del Consiglio Comunale per il blocco immediato dei lavori, sarebbe inutile. Non è vero, essa è la premessa per appellarsi ai propri concittadini e concittadine e chiamarli alla mobilitazione, è il passo fondamentale per rivolgersi a tutti gli abitanti della Valle dell’Agno . Non vedo alternative se non attendere la distruzione della nostra valle con la cementificazione delle risorgive delle Poscole, i tre passaggi della superstrada sotto e sopra alla provinciale, i quattro caselli, lo scassamento dei colli, completa cementificazione del fondo valle ecc e poi quello che ne seguirà: inquinamento, allagamenti, rumore, pedaggi, caos viabilistico. Grazie e distinti saluti. Daniela Muraro, 24/3/2015.

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