VIA ANCHE LE NORME CHE LO HANNO SALVATO E LA LEGGE OBIETTIVO.
Abbiamo inviato una richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi affinchè tolga dai piedi il commissario per la SPV Silvano Vernizzi. La posta certificata è stata inviata alla casella dell'ufficio di segreteria generale e a quello della segreteria particolare di Palazzo Chigi.


leggi il testo della richiesta inviata.
Il governo Renzi ha annunciato di voler cambiare a passo spedito e deciso molte cose del nostro paese. Presidente Renzi cominci anche in Veneto con il rimuovere l'ingegner Vernizzi dal suo incarico di commissario di SPV(i conflitti di interesse sulle spalle di quest'ultimo sono ormai evidenti da anni) e con il restituire il progetto alle comunità locali e a chi è estraneo ai giochi di potere di certi veneti. Abbia il coraggio di approntare subito un decreto legge, da convertire in tempi rapidissimi, per cancellare il combinato normativo che permette la nomina di commissari come quello alla Spv. Abolisca la cosiddetta legge obbiettivo, la quale oltre ad essere decisamente nella linea d'ombra di ciò che non ammette la Costituzione, rappresenta una forzatura inaccettabile in uno stato di diritto.
Con questi due semplici passaggi, Presidente Renzi la sua amministrazione, sarà in grado di ridare un po' di pace a territori devastati da una cementificazione decennale che sta minando alla base ogni possibilità di riscatto per la nazione; rispetto alla quale, paesaggio, ambiente e territorio, sono il primo punto di forza. In caso contrario si dovrà constatare che anche il Suo esecutivo non ha voluto, o ahinoi, potuto, cominciare a sgombrare quella zona grigia tra potentati economici, potentati politici e grandi commesse pubbliche nella quale si annida una delle principali cause del declino italiano.
leggi il testo della richiesta inviata.
SPETT.
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, UFFICIO DEL SEGRETARIO
GENERALE, CON LA PREGHIERA DI INOLTRARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PEC:
usg@mailbox.governo.it
Alla cortese attenzione del Presidente
del Consiglio Matteo Renzi
Trissino
08.05.2014
oggetto:
richiesta di intervento sulla vicenda della Pedemontana Veneta
Gentilissimo
Presidente Renzi,
il
coacervo di leggi, in buona parte volute dal centrodestra, che ha
dato il via all'iter per la realizzazione della Pedemontana Veneta è
sotto gli occhi di tutti. La perdita di credibilità politica del
commissario governativo alla Spv Silvano Vernizzi, che doveva essere
già decaduto e che è stato tenuto in piedi per il rotto della
cuffia da un voto trasversale del parlamento, è un dato di fatto.
Ora se Lei ha davvero intenzione di cambiare le cose cominciando a
dare la priorità ad opere pubbliche davvero utili, lasciando da
parte progetti contestati e chiacchierati come l'attuale Pedemontana
Veneta, allora, caro primo ministro Lei ha la possibilità di
cambiare.
Le
chiediamo pertanto, giacché è nei suoi poteri, di rimuovere
l'ingegnere Vernizzi dal suo incarico (i conflitti di interesse sulle
spalle di quest'ultimo sono ormai evidenti da anni) e di restituire
il progetto alle comunità locali e a chi è estraneo ai giochi di
potere veneti. Appresso chiediamo a Lei e al Suo governo di
approntare ad horas un decreto legge, da convertire in tempi
rapidissimi, per cancellare in primis il combinato normativo che
permette la nomina di commissari come quello alla Spv. In secundis
chiediamo di abolire la cosiddetta legge obbiettivo, la quale oltre
ad essere decisamente borderline rispetto alla Costituzione,
rappresenta una forzatura inaccettabile in uno stato di diritto.
Con
questi due semplici passaggi, gentile Presidente, Lei, in una con la
sua amministrazione, sarà in grado di ridare un po' di pace a
territori devastati da una cementificazione decennale che sta minando
alla base ogni possibilità di riscatto per la nazione; rispetto alla
quale, paesaggio, ambiente e territorio, sono il primo punto di
forza. In caso contrario si dovrà constatare che anche il Suo
esecutivo non ha voluto, o ahinoi, potuto, cominciare a sgombrare
quella zona grigia tra potentati economici, potentati politici e
grandi commesse pubbliche nella quale si annida una delle principali
cause del declino italiano.
Distinti
Saluti
Architetto
Massimo Maria Follesa
Dott.
Elvio Gatto
Sig.^
Matilde Cortese
portavoce
Covepa, Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
contatti
tel.:
+39-347-
e-mail:
saapef@tin.it – saapef@pec.it
Nessun commento:
Posta un commento
TU COMMENTI NOI MODERIAMO