DA VeneziaToday » Politica 22/06/12
Ministro
Cancellieri in visita a Venezia: "I miei quattro impegni per il
Veneto"
Sua
(ndr) la difesa dei commissari per la Pedemontana e la terza corsia
tra Venezia e Trieste. Sul
tema è soddisfatto il presidente Luca Zaia: "C'é un impegno
formale - ha spiegato - rispetto ai commissari per le grandi opere
della Pedemontana Veneta e della terza corsia della A4, significa 5
miliardi di euro di opere". I due commissari, ha ricordato,
"sono a costo zero per lo Stato, ma garantiscono una procedura
semplificata per seguire i cantieri".
Il
ministro dell'Interno Anna
Maria Cancellieri si dimostra molto legata al Veneto,
a quel popolo erede della "Serenissima, antesignana dello Stato
di diritto". Questo il leit motiv della visita del titolare del
Viminale a Venezia, il cui primo evento è stato l'incontro ufficiale
a Palazzo Balbi con presenti, tra gli altri, il
governatore Luca Zaia e la presidente della Provincia Francesca
Zaccariotto.
Nelle parole del ministro si sottolinea "l'apprezzamento e la
riconoscenza che l'intero Paese nutre nei confronti di una regione e
di una popolazione che hanno contribuito in maniera determinante a
conferire lustro all'Italia in Europa e nel mondo".
Una
terra che di problemi però ne ha. Anche sul fronte della
criminalità.
Uno degli obiettivi che il ministro si prefigge è di inasprire il
contrasto della malavita organizzata. Il Veneto, infatti, risulta
essere la sesta regione d'Italia per infiltrazioni mafiose. E la
titolare del Viminale promette impegno, per portare a casa risultati.
Altro piaga su cui il ministro pone attenzione è quella degli
imprenditori suicidi. "E' un dato veramente angoscioso e
preoccupante - spiega - Stiamo lavorando per trovare risorse che
possano alleviare il problema, ma non sarà facile, ma ci stiamo
provando. E' una piaga di cui dobbiamo farci carico".
Sulla
richiesta del governatore Luca Zaia di
un allentamento del patto di stabilità che permetterebbe alle
amministrazioni locali di pagare più celermente i fornitori:
"Su questo ci siamo già impegnati - ha affermato - e in
particolare il ministro Passera". Cancellieri ha però ammesso
che "non è una cosa facilissima". "Quando si vanno a
toccare le scelte del ministro dell'economia - ha ricordato - ci si
scontra con un muro che non è di incomprensione, è soltanto un muro
di oggettive difficoltà". Cancellieri ha riassunto la
situazione italiana: "c'é una grossa difficoltà economica - ha
ammonito - il momento che stiamo attraversando è forse il peggiore
che l'Italia ha dovuto affrontare. Quindi qualunque allentamento del
patto di stabilità potrebbe compromettere la nostra attività nei
confronti dell'Europa". Ciò non toglie, ha concluso, "che
è un argomento all'ordine del giorno e sul quale si sta discutendo.
L'impegno che io posso prendere è di continuare ad insistere e di
farlo presente per regioni come il Veneto che hanno una storia di
buona amministrazione".
Quindi
la difesa dei commissari per la Pedemontana e la terza corsia tra
Venezia e Trieste.
Sul tema è soddisfatto il presidente Luca Zaia: "C'é un
impegno formale - ha spiegato - rispetto ai commissari per le grandi
opere della Pedemontana Veneta e della terza corsia della A4,
significa 5 miliardi di euro di opere". I due commissari, ha
ricordato, "sono a costo zero per lo Stato, ma garantiscono una
procedura semplificata per seguire i cantieri".
Infine
l'annuncio sulle Province: non saranno abolite, ma solo
ridimensionate nel numero. Spariranno
quelle sotto i 300mila abitanti. "Mi fa doppiamente piacere che
il ministro - ha commentato la titolare di Ca' Corner Francesca
Zaccariotto - abbia sottolineato come il governo si stia occupando
delle riforme importanti dell'assetto istituzionale del Paese,
compresa quella delle Province. Martedì scorso nell'incontro al
governo dell'Upi, l'unione Province Italiane, con i ministri
Cancellieri, Patroni Griffi e Giarda, abbiamo ottenuto il
riconoscimento della loro utilità, e l'accoglimento della nostra
proposta, molto concreta, che prevede da subito la riduzione del loro
numero, ma non l'eliminazione totale degli enti provinciali, come il
Governo aveva previsto a dicembre nel decreto salva Italia".
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