Abbiamo richiesto un incontro con il Presidente Zigliotto Venerdì 29 giugno a Vicenza alle ore 11, al quale consegneremo un documento di proposte possibili per la SPV. Vogliamo presentare una antitesi sia alla superautostrada che al sistema commissari-emergenza, opere pubbliche e financing-project. Sosteniamo che esiste una alternativa possibile, verificabile economicamente e che potrebbe ridurre della metà se non a un terzo i costi della SPV. L'urgenza del fare è un alibi dietro a cui si nascondo i vantaggi di pochi e sempre solo per le stesse imprese, la maggioranza di queste, che lei rappresenta, non può solo aspirare ad avere una fettina della torta, ma deve proporre un altro modello imprenditoriale.
Per questo chiediamo di essere ascoltati dal Presidente Zigliotto, ma anche dalle autorità di governo. Chiediamo per i prossimi tempi un incontro con il Prefetto di Vicenza sul territorio della Pedemontana Veneta e con le Commissioni di Camera e Senato chiamate a discutere il merito dei compiti dei Commissari e per le emergenze di protezione civile.
Chiediamo un confronto in ambito istituzionale con tutte le parti interessate del territorio pedemontano delle Province di Vicenza e di Treviso, in quanto portatori di interessi legittimi e trasparenti. Tra questi i primi devono essere associazioni e comitati territoriali di cittadini, rappresentanti locali delle forze economiche, amministratori locali, rappresentanti politici locali, sull’esempio delle migliori pratiche già da tempo adottate nei paesi del nord Europa (Germania in primis, secondo il principio degli stakeholders oppure secondo le forme del dibattito pubblico francese).
E' particolarmente grave vedere come esponenti delle imprese non si preoccupino per nulla della corruzione, che blocca e rende inefficace ogni sforzo imprenditoriale. Lei nella sua relazione si è dimenticato di ciò. Siamo convinti che la corruzione trovi brodo di coltura laddove non si difendono il diritto, la trasparenza e la forza della democrazia per garantire la libertà di impresa, di iniziativa e dei cittadini.
La responsabilità degli imprenditori e la difesa della democrazia possono conciliarsi con l'operatività e la possibilità di sciogliere il nodo delle infrastrutture nel Veneto. Noi proponiamo di uscire dalle finte emergenze e dalle costose operazioni commissariali che sforano i tetti di spesa e costruiscono debito. Su questa strada si è spinto il Presidente Monti e il MEF e tutti coloro i quali hanno bocciato le deleterie modifiche della conversione in legge del DPCM 59 del 15/05/2012. Fa male vedere la lunga schiera, a partire dall'on. Lanzarin, dal Presidente Zaia, per finire ad alcuni membri del governo come il Ministro Cancellieri e il viceministro Ciancia, che si offrono come favoreggiatori di cattiva amministrazione come sancito da due sentenze del Tar Lazio (10184/2011 e 01140/2012) e dalla Corte dei Conti.
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