Riveviamo e volentieri pubblichiamo. Milioni di persone, in gran parte giovani, sono state spinte in piazza
dagli inquinatori del pianeta. Che non sono affatto pentiti. Chiediamoci
perché.
Oggi
eravamo presenti alla manifestazione #CLIMATESTRIKE di Valdagno
contro il #CLIMATECHANGE organizzata dagli studenti degli istituti
superiori della Valle dell’Agno e patrocinata dal Comune di
Valdagno. Oltre 3000 studenti accompagnati da numerosi insegnanti
hanno sfilato per il centro e lungo viale Trento, ritrovando al Parco
della Favorita. Alcuni interventi hanno concluso la giornata bella
ottimamente organizzata dai ragazzi e dai loro insegnanti che hanno
fatto un lavoro storico. Erano decenni che a Valdagno non si
mobilitavano così tante persone per un tema che superasse le colline
e i monti, dimostrando che le autostrade non servono, devono girare
le idee e le informazioni. Queste possono togliere le persone dal
loro torpore e cambiare il sistema economico sociale per salvare il
pianeta. Di questo siamo profondamente grati ai ragazzi perché, con
un semplice gesto hanno dimostrato che il re è nudo, che la
Pedemontana Veneta voluta da tutti i sindaci (tranne uno), nasce
vecchia e le idee non hanno bisogno di cemento e asfalto per
circolare. In particolare il nostro grazie va quello studente che con
la sua maglietta ha messo la SPV tra i temi della manifestazione
contro il #climatechange. Grazie a un ragazzo luce e fiammella del
nostro futuro, sta a noi non metterla sotto al moggio ma conservarla
e alimentarla!
Con questa iniziativa apriamo "GLI INCONTRI DI GIIVANNI", una serie di iniziative a un anno dalla sua scomparsa per ricordare uno dei fondatori del CoVePA , sua anima e per conservare la sua memoria e il suo spirito
«Tav: tra numeri, progetti e potere».
È questo il titolo scelto dal Covepa per un incontro dedicato alla grande opera che lungo la pianura padana è al centro di feroci dibattiti. Relatore della serata, che si terrà il 19 marzo marzo, sarà Erasmo Venosi, esperto di infrastrutture e di politiche ambientali. L’evento avrà inizio alle 20,30 presso la Biblioteca civica di Trissino (in provincia di Vicenza) in via Manzoni 10. L’ingresso è libero. La relazione di Venosi, che interesserà il passaggio del Tav non solo sulla Torino Lione, ma anche sulla tratta Padova, Vicenza, Verona, Brescia, sarà introdotta da Massimo Follesa, portavoce e vicepresidente del Covepa, il Coordinamento veneto Pedemontana alternativa.
Quell’articolo
richiama le vicende che hanno coinvolto tre cittadini aderenti al
CoVePA. In Particolare uno dei fondatori, Giovanni Scotton, uno che
non si è mai tirato indietro e ha sempre ribadito con forza le
proprie idee. Noi sosterremmo ogni azione di fronte alla magistratura
e siamo sicuri che Giovanni non vede l’ora di affrontare Luca Zaia
difronte a qualsiasi giudice, senza alcuna paura, perché finora
l’unico che è scappato senza affrontare il confronto, è stato
proprio lui Luca Zaia.
Il
Gazzettino riprende una posizione che muove
accuse pesanti e che i giudici hanno trovato infondate, limitandole alle ingiurie. Ma nonostante
questo la
Regione e Zaia chiedonoil
giudizio
per diffamazione e non per ingiurie. Ora
ci pare che i due reati differiscano
per il fatto che le opinioni su Zaia, sarebbero state pronunciate in sua
presenza o
in sua assenza:
sarebbe diffamazione se Zaia non fosse stato presente, ma a
noi sembra
di ricordare che Zaia
fosse
presente
tanto da interloquire con chi era giunto anche ad intervistarlo! Se
si tratta di
semplice ingiuria, allora
le
accuse di diffamazione lanciate sarebbero false e calunniose, e qui
crediamo ci siano gli estremi perché si proceda d’ufficio contro
gli autori della calunnia, ignoti
per ora. Se non lo faranno i magistrati lo faremo noi.
Se
la competenza giuridica in Regione Veneto è questa, tanto da
scambiare una diffamazione per una ingiuria, che pastrocchio
giuridico hanno azzeccato nel contratto per salvare la Pedemontana?
Se per davvero ci mettessero il naso i procuratori della repubblica
competenti ne vedremmo delle belle?
Ma Berti, andare a fare le videate(https://www.facebook.com/JacopoBertiM5s/videos/2144831075827613/) e poi farsi prendere per il culo, lo deve al nuovo addetto alla comunicazione?
I problemi della mancata apertura del tratto A31-Breganze sono ambientali come abbiamo già spiegato all'infuso senza scienza, chiedendogli quali plenipotenziario di DiMaio, che ci mettessero il naso Toninelli e Costa, ma è "regionale" ci ha risposto e allora il naso è venuto a mettercelo lui per farsi perculare.
Già su VicenzaToday (http://www.vicenzatoday.it/attualita/pedemontana-veneta-spv-stop-cantiere-mason-covepa-follesa.html) abbiamo dimostrato che quel tratto non si apre perché non ha completato le opere chieste dal comune di Breganze e perché SIS ha sbagliato il ponte sul Laverda.
Il CoVePA non può essere tirato in ballo da Berti se lo perculano, quel video risponde a meccanismi da post verità, comunque vi invitiamo a considerare che il non infuso ha fatto quel video, per dimostrare un attivismo tutto locale, veneto del M5S regionale, dopo la conferenza a Roma della Sara Cunial, di Enrico Cappelletti e dei gruppi che sostengono il ricorso a Venezia contro SPV promosso da Impregilo.
Il video è comunque girato al casello di Breganze, che è fermo perché il comune pretende la complanare di svincolo prima dell'apertura. Il quale chiede il rispetto degli atti della corte dei conti.
Purtroppo la perculata carnevalesca se la merito lo sfuso padovano, gli sta bene come una veste a un prete per l'appecoramento con il si alla Pedeveneta di Zaia, decretato nelle ultime dichiarazioni rese nell'ultimo dibattito del consiglio regionale sul tema SPV (https://www.ilgazzettino.it/pay/nordest_pay/il_m5s_non_e_contro_la_pedemontana_ma_il_tavolo_tecnico_viene_bocciato-4250227.html).