Ieri
sera 31 marzo 2017 in sala Fabris a Nove oltre cento persone hanno
condiviso l'approfondimento sulla proposta alternativa all'IRPEF per
salvare Pedemontana Veneta lanciata dal CoVePA. Organizzata
dall'Associazione Laboratorio Natura, la serata è stata guidata da
Maurizio Dalla Gassa e ha visto molte assenze(con poche
giustificazioni) tra i consiglieri regionali e i sindaci invitati.
Vale la pena di ricordare la presenza di Cristina Guarda che ha
ricordato l'andamento ottuso del dibattito in consiglio.
«Se
fosse vero che circoleranno 27.000 auto al giorno come sostiene Zaia
nel nuovo piano finanziario di SPV, vuol dire che questi dovranno
spendere nella Montecchio-Spresiano, 31,5€ per tutti i giorni di
ogni anno dei 39 anni di concessione previsti per coprire i 12 mld di
ricavi complessivi preventivati, mi pare un evenienza incredibile
anche se questi dovessero spenderne solo la metà», ha detto
ieri sera Massimo Follesa del CoVePA.
Marco
Milioni ha messo in chiaro le questioni relative alla mancata
informazione sul progetto, sui buchi degli elementi del contratto, e
sui silenzi sulle illegalità emersi dopo la
denuncia contro SIS, promossa dalla SICS di Bari, subappaltatore
per i progetti di SPV. Soprattutto sono stata messe in evidenza le
contraddizioni di un contratto dove aumentano gli obblighi della
Regione Veneto, i kilometri (162 per tutt le opere di SPV), i
pedaggi(0.17€/km), ma non i soldi per farvi fronte. Su questa linea
Zaia non è credibile e la nuova Zaia-Tax rischia di essere inutile.
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