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Le indiscrezioni danno un Renzi furioso con il ministro delle Infrastrutture. Nel suo piano la Orte-Mestre, stoppata dalla Corte dei conti e snobbata dall'Ue e la vecchia Valdastico nord - nota come la "Piccoli-Rumor-Bisaglia" - fondamentale per rinnovare senza gara la concessione scaduta della A4. Il provvedimento promette anche di far ripartire i cantieri contestati della Valsusa
Il famigerato Tav Torino-Lione, la grande opera italiana più contestata, difficile da sbloccare per decreto. L’autostrada Orte-Mestre, fermata dalla Corte dei conti e snobbata dall’Ue. LaValdastico nord, un’opera da due miliardi che per il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi ha il solo scopo di “ottenere una proroga quarantennale della concessione sull’Autostrada A4 senza passare attraverso la procedura di gara”. Sono alcuni dei punti del decreto “Sblocca Italia”, che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri oggi pomeriggio. Ma, secondo i retroscena di alcuni quotidiani, il testo ha provocato l’ira di Matteo Renzi nei confronti del ministro delle InfrastruttureMaurizio Lupi: il capitolo “Sblocca Cantieri” sarebbe talmente confuso da dover essere completamente rivisto. Gli oltre 30 miliardi di opere infrastrutturali “cantierabili” saranno presumibilmente ridotte, trasformando lo “Sblocca Italia” in un peso piuma. Cioè in un insieme di norme che serviranno a “semplificare” ulteriormente l’iter autorizzativo per quanto riguarda le opere strategiche della legge Obiettivo e quelle realizzate ricercando l’apporto del capitale privato, in regime di concessione e gestione (il cosiddetto project financing).