Pag. 4 ilSole24Ore 15.06.2013 |
Il decreto del fare definanzia il TAV, il contenzioso per il Ponte sullo Stretto e il Terzo Valico, per coprire le insufficienze bancarie di una serie di infrastrutture in concessione tra cui la SPV, ma i soldi sono sempre gli stessi come i carri armati di Mussolini.
La Finanza delle Banche non rischia nel mettere soldi nei contratti di concessione perché non hanno sufficienti ricavi. Il governo interviene perché possiamo permettercelo?
Il contratto di concessione di SPV dovrebbe essere pagato con i ricavi dei pedaggi e per il 95% a totale carico del concessionario privato senza oneri per lo stato.
L'intervento del governo copre la SPV basata su atti al limite dell'eversione, un'opera illegale e illegittima non finanziabile dalle banche e con un Piano Economico Finanziario basato su ricavi artefatti perché artefatti sono flussi di traffico, ricavi dalle escavazioni e finanziamenti inesistenti che non si sarebbe mai potuto e dovuto approvare.
Il contratto di concessione di SPV dovrebbe essere pagato con i ricavi dei pedaggi e per il 95% a totale carico del concessionario privato senza oneri per lo stato.
L'intervento del governo copre la SPV basata su atti al limite dell'eversione, un'opera illegale e illegittima non finanziabile dalle banche e con un Piano Economico Finanziario basato su ricavi artefatti perché artefatti sono flussi di traffico, ricavi dalle escavazioni e finanziamenti inesistenti che non si sarebbe mai potuto e dovuto approvare.
Egregio presidente Letta e cari Deputati e Senatori prima di immettere soldi pubblici in un progetto privato vogliamo vedere il Contratto di SPV! Adesso fuori le carte!
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