Il
convegno nasce dalla visione alternativa dei Comitati trevigiani e
vicentini, che lottano contro l’attuale progetto autostradale della
cosiddetta “SUPERSTRADA a pedaggio PEDEMONTANA VENETA”, e si
rivolge agli Artigiani e idealmente a tutte le varie categorie
produttive, di cui è così ricco il nostro Veneto, affinché
aumentino in conoscenza e in consapevolezza nel loro porsi nel
territorio che li ospita, rispetto alle infrastrutture di tipo
autostradale proposte.
Siamo
gruppi di cittadini, riunitisi recentemente sotto la sigla del
Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa (CoVePA), animati
esclusivamente dall’amore per la propria terra intesa non solo come
territorio da tutelare e proteggere, ma anche come luogo dove vivere
e lavorare. Siamo allarmati da disegni minacciosi che da più parti e
con varie giustificazioni vengono portati all’integrità del nostro
territorio e chiamiamo a raccolta tutti i Veneti per contrastare
almeno qualcuno di tali disegni, condizione necessaria, per proporre
alternative sostenibili per mobilità e ambiente.
Nella
protezione della ‘propria terra’ vengono annoverati i valori del
lavoro, della famiglia, della campagna, del paesaggio, delle memorie
storiche, delle tradizioni e di un armonico e compatibile sviluppo
economico, portatore di vero progresso e non di cieco ‘sviluppo’
fine a se stesso. L’autostrada Pedemontana Veneta, annoverata fra
‘le grandi opere’ nel territorio veneto, è un esempio dei
disegni che minacciano tali valori. Perfino la supposta efficienza
trasportistica, connotata com’è di ‘zone franche’ attorno ai
caselli, nasconde il profilo speculativo della Pedemontana Veneta a
favore dei grossi capitali.
L'idea
di questo convegno, oltre che per iniziare un dialogo, nasce anche
come reazione ai troppi che nascondono le numerose zone d'ombra,
negano documenti e mancano di fornire informazioni su di un progetto
che rischia di costruire il debito,piuttosto che fornire occasioni
per il reale superamento della crisi economica. In occasioni
precedenti sono già state esposte ipotesi di ‘razionalizzazione
del territorio’ in funzione superstradale, ma sottaciute
problematicità legate al progetto dell’opera e alle attività
indotte. Cercheremo di colmare, almeno in parte, tali lacune.
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