Bella mattinata di
approfondimento sabato 5 maggio a villa Benzi di Caerano San Marco
alla presenza del presidente della CIA Conte e di ConfArtigianato
Zanatta, nella quale il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
ha presentato una visione possibile per il territorio pedemontanao
veneto.
In
particolare il CoVePA ha articolato, con gli interventi di Elvio
Gatto e Francesco Celotto, una prospettiva nuova dal punto di vista
sociale e economico, basata su realtà locali fortemente rivolte alla
valorizzazione delle risorse e le energie dei territori. Per queste
ragioni vanno progettati e costruiti sistemi per la mobilità che ci
consentano di commisurare sviluppo e valorizzazione delle risorse non
delocalizzabili, ricordando che la fetta maggiore della ricchezza
veneta deriva da quanto prodotto dal turismo e dal bacino economico
ad esso correlato. Sono stati inoltre ricordati il video La Cattiva
Strada (MultiMediaRecords e CoVePA), e il libro Strada Chiusa
(M.Milioni e F. Celotto). In particolare l'intervento di Marco
Milioni ha puntualizzato anche una prospettiva alternativa dal punto
di vista della legalità per la Superautostrada Pedemontana Veneta.
Su di essa infatti si addensano ombre mafiose, ombre sul sistema dei
subappalti, ombre economico-finanziarie e ombre sulla salvaguardia
delle acque e delle falde. Infine gli interventi dell'architetto
Massimo Follesa e dell'Ing. Alberto Baccega sono scesi nel dettaglio
delle proposte costruttive e alternative.
Infine
l'ingegner Baccega ha dettagliato la proposta progettuale con il
nuovo tracciato alternativo a nord di Montebelluna nel trevigiano e
sulla Gasparona per il vicentino. Questa ipotesi che è basata sulla
riduzione di tracciato (A31-A27), sull'eliminazione di caselli e
complanari, sulla riduzione delle corsie da 4 a 3, sull'aumento degli
accessi, su un sistema di pedaggio elettronico o a vignetta, consente
la riduzione della spesa di un terzo. L'ipotesi di progetto è
separata dalla rete autostradale a tubo chiuso, serve i centri locali
di produzione e di residenza. Inoltre la riduzione dei costi consente
di progettare la connessione ferroviaria tra gomma e ferro.
E'
stata presentata una ipotesi ferroviaria integrativa alla mobilità
del trevigiano e per movimentare merci e persone su tutto l'asse
pedemontano veneto. Questa proposta si basa su baricentri di 15 km,
ma soprattutto l'ingegner Baccega ha dettagliato un sistema possibile
di gestione dello spostamento delle merci. E' stata presentata la
soluzione del trasporto combinato tra strada e ferrovia per la
pedemontana veneta che è attraversata da tre importanti ferrovie
(Schio-Vicenza, Trento-Bassano- Padova, Belluno-Treviso-Venezia),
basata sulle esperienze svizzere, e nord europee.
Co.Ve.P.A.
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