lunedì 7 maggio 2012

IL COVEPA PRESENTA LA PROPOSTA ALTERNATIVA POSSIBILE AGLI ARTIGIANI TREVIGIANI. NON SOLO STRADE MA ANCHE FERROVIA PER IL TRASPORTO COMBINATO


Bella mattinata di approfondimento sabato 5 maggio a villa Benzi di Caerano San Marco alla presenza del presidente della CIA Conte e di ConfArtigianato Zanatta, nella quale il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa ha presentato una visione possibile per il territorio pedemontanao veneto.
In particolare il CoVePA ha articolato, con gli interventi di Elvio Gatto e Francesco Celotto, una prospettiva nuova dal punto di vista sociale e economico, basata su realtà locali fortemente rivolte alla valorizzazione delle risorse e le energie dei territori. Per queste ragioni vanno progettati e costruiti sistemi per la mobilità che ci consentano di commisurare sviluppo e valorizzazione delle risorse non delocalizzabili, ricordando che la fetta maggiore della ricchezza veneta deriva da quanto prodotto dal turismo e dal bacino economico ad esso correlato. Sono stati inoltre ricordati il video La Cattiva Strada (MultiMediaRecords e CoVePA), e il libro Strada Chiusa (M.Milioni e F. Celotto). In particolare l'intervento di Marco Milioni ha puntualizzato anche una prospettiva alternativa dal punto di vista della legalità per la Superautostrada Pedemontana Veneta. Su di essa infatti si addensano ombre mafiose, ombre sul sistema dei subappalti, ombre economico-finanziarie e ombre sulla salvaguardia delle acque e delle falde. Infine gli interventi dell'architetto Massimo Follesa e dell'Ing. Alberto Baccega sono scesi nel dettaglio delle proposte costruttive e alternative.
L'architetto Follesa, muovendo dalla critica al Financing Project, ha dimostrato come questo costruisca un debito occulto caricato tutto sulle spalle dei cittadini veneti. E' certo che il sistema di rimborso e pagamento dell'infrastruttura contribuisca al metodo delle tasse occulte nascoste nei bilanci, nei rimborsi e nei pedaggi. Ha spiegato come la progettazione di finanza possa indebolire la rete delle piccole imprese e degli artigiani perché ridotti a subappaltatori in una ragnatela piramidale, dove i costi sono scaricati dal vertice verso il basso. Sono state presentate le sette proposte alternative e costruttive, per ricondurre il progetto pedemontana veneta a criteri economici, ambientali e di mobilità più sostenibili.
Infine l'ingegner Baccega ha dettagliato la proposta progettuale con il nuovo tracciato alternativo a nord di Montebelluna nel trevigiano e sulla Gasparona per il vicentino. Questa ipotesi che è basata sulla riduzione di tracciato (A31-A27), sull'eliminazione di caselli e complanari, sulla riduzione delle corsie da 4 a 3, sull'aumento degli accessi, su un sistema di pedaggio elettronico o a vignetta, consente la riduzione della spesa di un terzo. L'ipotesi di progetto è separata dalla rete autostradale a tubo chiuso, serve i centri locali di produzione e di residenza. Inoltre la riduzione dei costi consente di progettare la connessione ferroviaria tra gomma e ferro.
E' stata presentata una ipotesi ferroviaria integrativa alla mobilità del trevigiano e per movimentare merci e persone su tutto l'asse pedemontano veneto. Questa proposta si basa su baricentri di 15 km, ma soprattutto l'ingegner Baccega ha dettagliato un sistema possibile di gestione dello spostamento delle merci. E' stata presentata la soluzione del trasporto combinato tra strada e ferrovia per la pedemontana veneta che è attraversata da tre importanti ferrovie (Schio-Vicenza, Trento-Bassano- Padova, Belluno-Treviso-Venezia), basata sulle esperienze svizzere, e nord europee.
Co.Ve.P.A.

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