INCONTRO LUNEDÌ AL QUIRINALE CON LA FONDAZIONE VILLA EMO. UN IMPATTO MAGGIORE DI VENETO CITY PER LA NUOVA AREA INDUSTRIALE CHE MINACCIA LA DIMORA TREVIGIANA.
QUANDO L’ARCHITETTO PIÙ CELEBRE DELL’EPOCA, ANDREA PALLADIO, SI MISE ALL’OPERA PER REALIZZARE L’IMPONENTE ED ELEGANTE VILLA EMO, TUTT’ATTORNO IL CINQUECENTO TREVIGIANO ESPLODEVA DI BELLEZZA. CAMPI, ALBERI, I COLLI SULLO SFONDO, STRADE STERRATE. OGGI PARTE DI QUEL PAESAGGIO RURALE È OGGETTO DI UN DIBATTUTO PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN POLO AGRO-INDUSTRIALE, A BARCON DI VEDELAGO: 94 ETTARI DI CEMENTO E ACCIAIO E UN CASELLO DELLA PEDEMONTANA, ALTRA COLATA D’ASFALTO SULL’ERBA. COMITATI E ASSOCIAZIONI SI BATTONO DA MESI PER SENSIBILIZZARE LE AUTORITÀ CHIEDENDO DI FERMARE IL PROGETTO, TROVANDO ALTE E SORDE MURA; MA IN QUESTI GIORNI LA FONDAZIONE VILLA EMO È RIUSCITA AD ATTIRARE L’ATTENZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO. UNA DELEGAZIONE SARÀ RICEVUTA AL QUIRINALE LUNEDÌ MATTINA, PER PORTARE UNA TESTIMONIANZA PREOCCUPATA E UN ULTIMO DISPERATO APPELLO PER SALVAGUARDARE UN ANGOLO DI MARCA.
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