lunedì 12 dicembre 2011

LE NOSTRE RAGIONI DEL NO ALLA SPV E DEL SI A UN'ALTRA PEDEMONTANA

COORDINAMENTO VENETO PEDEMONTANA ALTERNATIVA :LE NOSTRE RAGIONI DEL NO A QUESTA SPV ( SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA ) e DEL SI A UN'ALTRA STRADA PEDEMONTANA
Questa Pedemontana è un inganno . E’ una opera inutile,devastante sul piano ambientale e caricherà di debiti i contribuenti veneti. Per questo motivo i comitati,i movimenti e le associazioni che a vario titolo contestano l’opera e il suo tracciato hanno deciso di organizzarsi in un coordinamento permanente : Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa ( CO.VE.P.A.)
Il Veneto ha una tradizione agricola e vinicola di altissimo livello ;lo stesso vale per il turismo che è la prima voce del Pil regionale .Questa preziosa ricchezza è una delle poche non delocalizzabili. I piani portati avanti dalla giunta e da un pezzo rilevante della politica veneta e nazionale sono sciagurati : abbruttimento del paesaggio,svalutazione delle bellezze architettoniche,peggioramento della qualità ambientale,impoverimento del tessuto agricolo.Sono fattori che sommanti uno all’altro produrranno un impoverimento generalizzato in nome di una idea perversa di sviluppo spacciata per progresso e benessere.Una idea che in realtà nasconde un solo obiettivo chiaro : quello di trasformare le risorse pubbliche e i beni comuni, come le strade e il paesaggio, in uno strumento per l’arricchimento di pochi.
Il Coordinamento giudica sbagliata questa SPV per le seguenti ragioni
ECONOMICITA’ : La Spv nella sua versione definitiva costa oltre 2.300 milioni di euro di cui almeno la metà a carico della Regione Veneto ( cioè dei contribuenti ) attraverso il sistema del project financing
Come? All’iniziale apporto pubblico previsto in 173 milioni di euro vanno aggiunti altri 20,4 milioni di euro annui per 39 anni ( la durata della concessione ) a favore del concessionario nel caso in cui non venga raggiunto il limite minimo di passaggi previsto in 25.000 veicoli al giorno .La Regione Veneto si impegna infatti a garantire l ‘equlibrio finanziario(=pareggio di bilancio ) dell’opera per i prossimi 39 anni
Dato che già oggi si puo’ dimostrare attraverso l’analisi dei flussi di traffico ( a proposito è mai stata fatta da Veneto Strade una seria analisi in tal senso tenendo conto dei dati raccolti dallo IUAV ?) che difficilmente verrà superata tale quota si prospetta a carico della Regione Veneto un esborso pari a 795,6 milioni di euro
In questo senso la SPV appare piu’una scommessa ( o forse un azzardo ) che una opera che porti sviluppo.
AMBIENTE : La Spv con i suoi quasi 96 km di cui circa 55 in trincea rappresenta una profonda ferita al nostro territorio.Toglierà terra fertile che oggi produce prodotti agricoli ad alto valore aggiunto DOC E DOP ( asparagi,ciliegie.radicchio etc ) sostituendola con cemento ed emissioni nocive. Non ci risulta inoltre che sia stata fatta neppure per tutta la lunghezza del tracciato la VIA (Valutazione di impatto ambientale ) e la SIA nonostante l’ing Vernizzi dica il contrario.
Nella parte iniziale del tracciato da Montecchio a Thiene vengono toccate falde acquifere con il rischio di creare ulteriori danni al già delicato assetto idrogeologico dell’area. Non vorremmo si ripetessero le inondazioni dello scorso anno provocando ulteriori danni
INTERCONNETTIVITA’: La Spv è una opera lontana dalla ferrovia anzi non prevede in alcun punto un interscambio strada-ferrovia fallendo il proprio ruolo di collegamento con gli assi ferroviari nord-sud Valdastico-Schio-Vicenza,Trento-Bassano-Castelfranco e Belluno-Venezia
Una strada nata vecchia : la Unione Europea nel libro bianco del marzo di quest’anno ha previsto che entro il 2050 il trasporto di merci e persone debba avvenire per almeno il 60% su rotaia.Il veneto sta andando in direzione radicalmente opposta andando contro gli interessi dei pendolari
UTILIZZO IMPROPRIO DEL COMMISSARIO E DELLA DECRETAZIONE DI EMERGENZA :La SPV viene costruita proclamando una falsa emergenza traffico nelle province di Treviso e Vicenza ,utilizzando la decretazione che va impiegata come dice la parola solo in caso di emergenza ( es terremoto dell Aquila ). In questo modo il commissario Vernizzi ( amministratore delegato di Veneto Strade ) si sottrae al normale iter di legge e scavalca gli enti pubblici territoriali godendo di ampi poteri discrezionali.
La pratica di nominare commissari governativi per le grandi opere ( che non rispondono agli enti locali territoriali ma direttamente al potere centrale ) è già stata criticata dalla Corte dei Conti nel caso della costruzione del passante di Mestre
VIABILITA’ ED ECONOMIA LOCALE : La SPV nasce come arteria al servizio del trasporto locale e dopo anche internazionale.Osserviamo pero’ che una strada con 16 caselli ( da notare che dal 2012 i caselli saranno fuori legge secondo la normativa europea ) risulta poco utile al traffico locale
Ad oggi sappiamo solo che la SPV renderà parzialmente inutilizzabile la Nuova Gasparona e che le famose complanari promesse alle amministrazioni locali non risultano avere completa copertura finanziaria ed in ogni caso verranno realizzate solo una volta completata la opera principale causando quindi ulteriori disagi al traffico locale nei prossimi anni.
Che dire poi dei promessi 2.000 posti di lavoro ?Che questi ci saranno solo nei momenti di punta di realizzazione dell’ opera e che saranno posti di lavoro a tempo e pochi saranno affidati a lavoratori locali.
L’impatto dell’opera sulla economia del nostro territorio sarà quindi limitato nel tempo e di scarso valore aggiunto.
I danni superano abbondantemente i benefici anzi la SPV non risolve il problema del traffico attorno a due zone critiche per la nostra viabilità come l’area di Cittadella e Castelfranco Veneto e dell’ovest vicentino.
Il Coordinamento non è contro le strade e lo sviluppo purchè queste siano realmente al servizio del territorio e della popolazione
Proponiamo quindi una strada con le seguenti caratteristiche :
1) INTERCONNETTIVITA’
2) MINIMO IMPATTO AMBIENTALE SUL TERRITORIO SFRUTTANDO I SEDIMI ESISTENTI PER QUANTO POSSIBILE e RIDUCENDO IL TRACCIATO TRA LA A31 E LA A27;
3) VICINANZA ALLE AREE INDUSTRIALI ESISTENTI EVITANDO LA COSTRUZIONE DI ULTERIORI BRETELLE;
4) PERMEABILITA’ AL TRAFFICO LOCALE ATTRAVERSO UN SISTEMA DI BARRIERE O STRADA REGIONALE A SCORRIMENTO VELOCE;
5) REALIZZATA ATTRAVERSO LA LEGISLAZIONE ORDINARIA SENZA L’IMPROPRIO UTILIZZO DEL COMMISSARIO GOVERNATIVO INVENTANDO INESISTENTI EMERGENZE TRAFFICO

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