martedì 27 giugno 2023

SILENZI E DIMENTICANZE TRA DIGHE E SUPERSTRADE

Ci sono un paio di fatti recenti che debbono farci riflettere sul futuro delle grandi opere pubbliche nel Nordest. In primis c'è stato un recentissimo pronunciamento della Corte dei conti che ha espresso un giudizio sprezzante sul futuro della Superstrada pedemontana veneta: in primis sul riflesso che quest'ultima avrà sulle casse della Regione Veneto. E ancora, di recente si sono moltiplicate le polemiche per quanto riguarda un'altra opera pensata per chissà quali effetti benefici sul territorio, in questo caso si parla di mitigazione e regolazione del regime idraulico: il caso specifico è quello della diga sul torrente Vanoi, opera che veine realizzata in gran parte in terra trentina ma il cui progetto viene de facto deciso dalla Regione Veneto e dal Consorzio Brenta.

Ebbene, in entrambi i casi la politica del Nordest, tranne alcune eccezioni è rimasta in silenzio.

Segno che i due progetti o sono fonte di imbarazzo o sono il prodromo di mire ancora non chiare. Ora, se si guarda a come la Superstrada pedemontana veneta, la Spv, ha messo alla frusta il regime delle acque, non si capisce come mai chi amministra e chi fa politica prima degli invasi non pensi a bloccare il consumo del suolo. Che è uno dei fattori alla base dell'effetto serra che ammorba il clima.

Però se di opere si deve parlare, allora stranamente quelle che servono, spariscono dai radar della discussione per anni. Mentre la Regione Veneto decide di spingere, parrebbe anche coi fondi del Pnrr, per progettare un bacino in Trentino senza nemmeno informare le autorità della Provincia autonoma e i comuni interessati, un bacino molto utile, quello di Meda, nel territorio di Velo d'Astico, è rimasto sulla carta lustri. Durante gli ultimi mesi si è quindi assistito, almeno stando a quanto riferiscono i media, ad una notevole accelerazione: anche se sulla reale portata dell'opera si moltiplicano mille e mille incognite poiché il progetto iniziale è stato profondamente rivisto.


Massimo Follesa

portavoce Covepa

Nessun commento:

Posta un commento

TU COMMENTI NOI MODERIAMO