COMUNICATO
Il coordinamento dei comitati “Per vivere in Valbrenta” e l’ Associazione Italia Nostra hanno inviato ai sindaci del canale di Brenta una lettera con l’invito a trovare una comune unità di intenti. L’iniziale progetto di una superstrada prevalentemente in galleria, senza viadotti, era stato approvato all'unanimità da tutte le Amministrazioni comunali, il Consiglio della Comunità Montana, la Provincia, la Regione e l' ANAS; il progetto è giacente presso l' ANAS dal 2004, e, per mancanza di fondi, non è stato finanziato. Poi la Regione, dichiarando la pubblica utilità, ha deciso di realizzare l'opera con un project finance.Ora viene presentato al VIA questo progetto di Superstrada a pagamento, dalle dimensioni di Autostrada che prevede, per il 2021 il passaggio di 38.733 veicoli, mentre, attualmente, ne transitano 10/15.000, con il relativo inquinamento atmosferico a cui si deve aggiungere quello creato dalle auto che transiteranno nell'attuale statale 47.I sindaci di valle nell'esame costi-benefici non hanno rilevato che i costi sono nettamente superiori e ricadono sulle popolazioni del Canal del Brenta e stanno accettando, quasi con rassegnazione, l'imposizione di tale progetto che, probabilmente, non risolve completamente la viabilità della valle. Essi sono stati eletti per rappresentare i cittadini, per difenderne la salute, l'ambiente, il buon e quieto vivere, le proprietà. Riteniamo sia noto a tutti che il Veneto è una delle Regioni più inquinate d'Italia e, nella zona di Valle e di Bassano l'incidenza di mortalità tumorali è tra le più alte.