Avevamo chiesto al Presidente del Consiglio di prendere in considerazione la cattiva amministrazione del Commissario Straordinario per l'emergenza inesistente, come hanno sancito sia la Corte dei Conti che le due sentenze del TAR Lazio e di agire come ha già fatto con le olimpiadi di Roma: cassando le opere pubbliche non in grado di ripagare i propri debiti e gli investimenti tra queste va inserita anche la Pedemontana Veneta.
Ecco il documento della presidenza del consiglio dei ministri che darebbe il via all'operazione, all'interno della revisione dei compiti e delle forme di finanziamento della Protezione Civile si elencano i commissariamenti da rivedere. La SPV resta ancora un'opera inaccettabile, da respingere e rivedere perchè crea debito e vere emergenze: ambientale, economica e democratica. Abbiamo proposto sette punti di alternative per una revisione del progetto inascoltate soprattutto dalle minoranze e dalle opposizioni che sul territorio si apprestano alle elezioni amministrative del 5-6 maggio, lasciando soli comitati e cittadini di fronte a certi prenditori: auspichiamo che le prospettive di investire miliardi di euro dello stato nelle pedemontane lombardo-venete del ministro Passera non facciano rientrare dalla finestra gli strafalcioni economico-finanziari che stanno sotto alla SPV. Se passerà la linea di certi "prenditori" lombardo-veneti anche Passera passerà alla storia tra i peggiori prenditori. Di seguito alleghiamo il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
13 Aprile 2012
Ecco il documento della presidenza del consiglio dei ministri che darebbe il via all'operazione, all'interno della revisione dei compiti e delle forme di finanziamento della Protezione Civile si elencano i commissariamenti da rivedere. La SPV resta ancora un'opera inaccettabile, da respingere e rivedere perchè crea debito e vere emergenze: ambientale, economica e democratica. Abbiamo proposto sette punti di alternative per una revisione del progetto inascoltate soprattutto dalle minoranze e dalle opposizioni che sul territorio si apprestano alle elezioni amministrative del 5-6 maggio, lasciando soli comitati e cittadini di fronte a certi prenditori: auspichiamo che le prospettive di investire miliardi di euro dello stato nelle pedemontane lombardo-venete del ministro Passera non facciano rientrare dalla finestra gli strafalcioni economico-finanziari che stanno sotto alla SPV. Se passerà la linea di certi "prenditori" lombardo-veneti anche Passera passerà alla storia tra i peggiori prenditori. Di seguito alleghiamo il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
13 Aprile 2012
Il
Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,15 a Palazzo
Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.
Segretario
il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.
Il
Consiglio ha approvato in via preliminare la riforma della protezione
civile e ha approvato i seguenti provvedimenti: il cambio di
residenza in tempo reale e l’abrogazione di alcune direttive nel
settore della metrologia; infine, il Consiglio ha esaminato le leggi
regionali e proceduto alle nomine proposte dai Ministri competenti.
....Le gestioni commissariali che operano già all’entrata in vigore della riforma non vengono prorogate o rinnovate, fatte salve alcune eccezioni, debitamente motivate. Il Presidente del Consiglio o, per sua delega, il Ministro dell’Interno, individuerà le amministrazioni pubbliche che subentreranno con poteri ordinari nella gestione dei finanziamenti esistenti. Le attuali gestioni commissariali relative a situazioni di emergenza sono indicate nell'allegato al comunicato.
......
ALLEGATO – Gestioni commissariali
......
TRAFFICO
MESTRE traffico
ROMA traffico
MESSINA traffico
Realizzazione del tratto autostradale tra Quarto d'Altino (TS) e Villesse (GO)
Ammodernamento del tratto autostradale A3 tra Bagnara e Reggio Calabria (31 dicembre 2012)
TREVISO e VICENZA traffico (31 dicembre 2012)
SASSARI OLBIA - TEMPIO traffico (31 dicembre 2012)
A – RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE
La
riforma della Protezione civile riorganizza la struttura operativa e
accelera i tempi d’azione del Servizio nazionale per la protezione
civile. L’obiettivo – già emerso in occasione della riunione
operativa sull’emergenza neve tenutasi a Palazzo Chigi il 6
febbraio 2012 – è di rafforzare l’efficacia nel monitoraggio il
controllo e nella gestione delle emergenze. Il testo della riforma è
stato illustrato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e
discusso dal Consiglio dei Ministri.
I
contenuti essenziali della riforma approvata in via preliminare, che
verrà finalizzata dal Consiglio dei Ministri dopo l’esame da parte
della Conferenza Unificata che si terrà il 19 aprile, sono i
seguenti:
1.
Sono meglio specificati, attraverso una ridefinizione, i compiti del
Servizio nazionale di protezione civile. Sono puntualmente
individuate anche le attività di protezione civile, individuando tre
tipologie: a) la previsione, diretta all’identificazione degli
scenari di rischio e dei rischi per i quali è possibile il
preannuncio, il monitoraggio, la sorveglianza e vigilanza in tempo
reale; b) la prevenzione volta ad evitare o ridurre le possibilità
di danni; c) l’attività di primo soccorso e assistenza, cui segue
il superamento dell’emergenza.
2.
Si innova rispetto al regime attuale, prevedendo che il Presidente
del Consiglio dei Ministri, ai fini di protezione civile, possa
esercitare in proprio le funzioni di promozione e coordinamento delle
attività delle amministrazioni statali e locali e di ogni altra
istituzione pubblica e privata sul territorio, ovvero che egli possa
delegare tali funzioni al solo Ministro dell’Interno.
3.
Sono meglio chiarite le tipologie di rischio, che vengono distinte in
tre categorie: a) le calamità che possono essere affrontate mediante
interventi attuabili dai singoli enti ed amministrazioni in via
ordinaria; b) quelle che per la loro natura, intensità ed estensione
comportano l’intervento coordinato di più soggetti competenti in
via ordinaria; c) infine, quelle che in ragione della loro intensità
ed estensione debbono, con immediatezza, essere fronteggiate con
mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e
predefiniti periodi di tempo.
4.
Al verificarsi o nell’imminenza dell’evento calamitoso, il
Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente, o del Ministro
dell’interno se delegato, previa intesa con la Regione interessata,
delibera lo stato di emergenza, determinandone contemporaneamente la
durata e l’estensione territoriale e indicando contestualmente
l’Amministrazione pubblica competente in via ordinaria a coordinare
gli interventi successivi. La durata dello stato di emergenza è di
regola 60 giorni (prorogabile di altri 40 con delibera del Consiglio
dei Ministri).
5.
Sono così individuate e distinte, sin dal primo momento, la fase del
soccorso, di competenza della protezione civile e della durata
massima di 60 (più 40) giorni, da quella del superamento
dell’emergenza, affidata all’Amministrazione competente in via
ordinaria.
6.
Durante la fase dell’emergenza il potere di ordinanza è esercitato
dal Capo del Dipartimento della protezione civile, se a ciò delegato
dal Presidente o dal Ministro. Le ordinanze sono emanate acquisita
l’intesa della Regione interessata. Tali ordinanze possono disporre
esclusivamente in ordine all’organizzazione degli interventi di
urgente soccorso e di assistenza ai soggetti colpiti dall’evento,
nonché di quelli provvisionali indispensabili alle prime necessità
e nei limiti delle risorse disponibili.
7.
Le ordinanze emanate entro i primi 20 giorni dall’evento sono
immediatamente esecutive e sono emanate senza il concerto del MEF, al
quale sono comunicate per una verifica i cui esiti saranno comunicati
al Presidente del Consiglio. In questa fase il Capo della protezione
civile agisce con massima flessibilità e libertà, senza bisogno di
acquisire concerti o visti preventivi. Dopo i primi 20 giorni
dall’evento le ordinanze devono ricevere il concerto del MEF
limitatamente ai profili finanziari.
8.
Entro 10 giorni dalla fine dell’emergenza il Capo della protezione
civile disciplina con ordinanza il passaggio all'amministrazione
ordinaria. Nei 6 mesi successivi può tuttavia emanare disposizioni
derogatorie alle procedure per l’affidamento di contratti pubblici.
9.
Nel momento della dichiarazione dello stato di emergenza si provvede
al fabbisogno finanziario utilizzando le risorse del fondo nazionale
di protezione civile. Qualora sia utilizzato anche il fondo spese
impreviste, lo stesso è immediatamente e obbligatoriamente
reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate
derivanti dall’aumento dell’accisa sui carburanti, stabilita dal
Consiglio dei Ministri in misura non superiore a cinque centesimi per
litro. Al momento della dichiarazione dello stato di emergenza,
inoltre, le Regioni hanno facoltà di elevare l’imposta regionale
sulla benzina di loro competenza sino al massimo di cinque centesimi
per litro.
10.
La flotta antincendio della protezione civile è trasferita al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, mentre il Centro operativo aereo
unificato rimane alle dipendenze della Presidenza del Consiglio -
Dipartimento della protezione civile.
Le
gestioni commissariali che operano già all’entrata in vigore della
riforma non vengono prorogate o rinnovate, fatte salve alcune
eccezioni, debitamente motivate. Il Presidente del Consiglio o, per
sua delega, il Ministro dell’Interno, individuerà le
amministrazioni pubbliche che subentreranno con poteri ordinari nella
gestione dei finanziamenti esistenti. Le attuali gestioni
commissariali relative a situazioni di emergenza sono indicate
nell'allegato al comunicato.
ALLEGATO
– Gestioni commissariali
MOVIMENTI
FRANOSI
1.
MARINA DI LESINA – gravi dissesti idrogeologici;
2.
DISSESTI IDROGEOLOGICI CHE INTERESSANO IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA
DI MESSINA (dall’11 al 17 febbraio 2010);
3.
DISSESTI IDROGEOLOGICI CHE INTERESSANO IL TERRITORIO DELLA REGIONE
CALABRIA (dall’11 al 17 febbraio 2010);
4.
DISSESTI IDROGEOLOGICI CHE INTERESSANO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI
MONTAGUTO;
Eventi
alluvionali
5.
EVENTI alluvionali CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE
CALABRIA NEL MESE DI GENNAIO 2009;
6.
EVENTI alluvionali aprile 2009 regione PIEMONTE e province di
PIACENZA e PAVIA + mareggiata dei giorni 26 e 27 aprile 2009 province
FERRARA, RAVENNA, FORLI’, CESENA e RIMINI;
7.
EVENTI alluvionali nella provincia di MESSINA;
8.
Eventi METEOROLOGICI regioni EMILIA ROMAGNA e LIGURIA (dicembre 2009
– gennaio 2010);
9.
EMILIA ROMAGNA eventi atmosferici 9-18 marzo 2010 e provincia di
PARMA 15 e 16 giugno 2010;
10.
EVENTI ATMOSFERICI TERRITORIO COMUNE DI ATRANI PROVINCIA SALERNO (9
settembre 2010);
11.
Avversità atmosferiche nelle province di GENOVA e SAVONA (giorno 4
ottobre 2010);
12.
Avversità atmosferiche nelle province di CAMPOBASSO (24 luglio
2010);
13.
Avversità atmosferiche nella REGIONE LIGURIA (30, 31 ottobre e 1
novembre 2010);
14.
Avversità atmosferiche LUCCA e MASSA CARRARA (31 ottobre e 1
novembre)
15.
Avversità atmosferiche regione FRIULI VENEZIA GIULIA (31 ottobre e 1
novembre);
16.
Avversità atmosferiche Regione CALABRIA (3-5 settembre, 17-20
ottobre, 1-4 novembre 2010)
17.
Avversità atmosferiche Regione VENETO (31 ottobre – 2 novembre
2010);
18.
Avversità atmosferiche Provincia SALENRO (8,9,10 novembre 2010);
19.
Avversità atmosferiche Regione MARCHE (1-6 marzo 2011);
20.
Avversità atmosferiche territorio provincia TERAMO (1-2-3 marzo
2011);
21.
Avversità atmosferiche territorio Regione BASILICATA (18 febbraio –
1 marzo 2011);
22.
Avversità atmosferiche nel territorio regione PUGLIA (primi giorni
mese marzo 2011);
23.
Avversità atmosferiche Regione PIEMONTE (14-17 marzo 2011);
24.
Eventi atmosferici Provincia MESSINA (febbraio-marzo 2011);
25.
Eventi atmosferici provincia LA SPEZIA e MASSA CARRARA (ottobre
2011);
26.
Avversità atmosferiche Regione LIGURIA e PIEMONTE (4-8 novembre
2011);
27.
Avversità atmosferiche ISOLA D’ELBA (7 novembre 2011);
28.
Avversità atmosferiche Provincia MESSINA (22 novembre 2011);
29.
Avversità atmosferiche province CATANZARO, REGGIO CALABRIA, CROTONE
(22-23 novembre 2011);
EVENTI
SISMICI
1.
Sisma Regione ABRUZZO (6 aprile 2009);
2.
Regione UMBRIA (15 dicembre 2009);
EMERGENZA
IDRICA – AMBIENTALE
1.
Laguna di ORBETELLO (inquinamento);
2.
Regione SICILIA (emergenza ambientale);
3.
ECOLIBARNA;
4.
LAGUNA DI VENEZIA (rimozione sedimenti inquinanti);
5.
Inquinamento FIUME SACCO;
6.
Inquinamento FIUME ATERNO;
7.
Inquinamento ambientale stabilimento STOPPANI, Comune di COGOLETO;
8.
Regione SARDEGNA – inquinamento delle aree ambientali del SULCIS
IGLESIENTE;
BONIFICA
DISCARICHE PUBBLICHE - RIFIUTI SOLIDI URBANI
CONTE
DI TROIA, Manfredonia (FG)
REGIONE
SICILIANA smaltimento rifiuti solidi urbani
REGIONE
LAZIO concentrazione di arsenico nelle acque destinate all'uso umano
REGIONE
PUGLIA emergenza nel settore della tutela delle acque superficiali e
sotterranee
DISCARICA
DI MALAGROTTA
NAVE
DA CROCIERA COSTA CONCORDIA
TRAFFICO
MESTRE
traffico
ROMA
traffico
MESSINA
traffico
Realizzazione
del tratto autostradale tra Quarto d'Altino (TS) e Villesse (GO)
Ammodernamento
del tratto autostradale A3 tra Bagnara e Reggio Calabria (31 dicembre
2012)
TREVISO
e VICENZA traffico (31 dicembre 2012)
SASSARI
OLBIA - TEMPIO traffico (31 dicembre 2012)
EMERGENZE
VARIE
EXTRACOMUNITARI
CARCERI
EOLIE
CITTADINI
EXTRA COMUNITARI provenienti dal NORD AFRICA
EMERGENZA
UMANITARIA NEL TERRITORIO DEL NORD AFRICA
GRANDI
EVENTI
"EXPO'
UNIVERSALE - MILANO"
VII
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE 30 MAGGIO - 3 GIUGNO 2012
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