Si tratterebbe solo di un'area inquinata e non di un disastro ambientale come ha scritto oggi 20 luglio2023 il Giornale di _Vicenza a pagina 27. Ricordiamo che l'area a ovest della stazione ferroviaria di Montecchio Precalcino è un sito dove si riciclano da anni le sabbie delle fonderie vicentine. E' al centro di un sistema che consente alla mini Ilva di Vicenza di prosperare. Al di sotto del sito vi è un disastro ambientale per le falde e la linea delle risorgive, dato che in profondità sono stati ritrovati quantità di metalli pesanti fuori controllo. Va aggiunto che in quest'area si addensano una serie di ex cave come lo stesso sito in questione dove si riciclano materiali per l'impiego in infrastrutture. Nota è la vicenda del sito satellite a est della medesima ferrovia dove si producono premiscelati cementizi, anch'esso risultato pesantemente inquinato in un documento di autodenuncia presentato alla Regione nel 2018.
giovedì 20 luglio 2023
GHIACCOLO AL TAMARINDO
La questione gli rovinerebbe il colore, perchè spunterebbero due altarini: il primo riguarda come si costruisce il consumo di suolo e la trasformazione di un'area vincolata, che fa gola agli appetiti speculativi; il secondo altarino è quello di come si ottiene il consenso solleticando chi solo 17 anni fa aveva chiesto e ottenuto la tutela della Vallugna dalle bestialità della Pedemontna Veneta. Il cronista tesse così una storiella da ghiacciolo al tamarindo al bar dell'oratorio, ma lo sa dove potrebbe finirgli il tamarindo vero?
martedì 18 luglio 2023
FARE IMPRESA E FARE AFFARI SONO DUE COSE DIVERSE: UNA RISPOSTA A BORDIGNON DI CONFINDUSTRIA BASSANO.
Bordignon, c'era da aspettarselo [3] è stato duramente criticato per la sua uscita: anzitutto perché si è arrogato, in modo tanto saccente quanto goffo, il diritto di imporre ad un intero comprensorio una sua visione. Che viene ammantata di modernità e di ecologismo quando invece si tratta di becera speculazione in pieno stile anni '80.