In queste ore la stampa locale dà nuovamente conto delle difficoltà di quei cantieri, delle quali hanno dovuto prendere atto sia la giunta comunale di Malo sia La struttura di progetto per la Spv, ovvero l'organo tecnico-amministrativo per conto del concedente Regione Veneto, vigila sullo stato dei lavori della Spv, che una volta terminata dovrebbe congiungere Spresiano nel Trevigiano a Montecchio Maggiore nel Vicentino. È triste e grottesco al contempo dovere constatare che per l'ennesima magagna ascrivibile al concessionario incaricato dalla Regione Veneto, la premiata ditta Sis-Spv, siano ancora una volta i cittadini a dover pagare in termini di perdita del sonno e della tranquillità.
E non è finita. Per quanto riguarda le operazioni in zona Malo-Vallugana è bene sottolineare, tra l'altro, che lo scavo delle gallerie principali mai e poi mai sarebbe dovuto passare per quella porzione di territorio dell'Alto vicentino. E che l'autorizzazione agli scavi avvenne perché quella galleria è stata segnata da un vergognoso incidente mortale per il quale è già stata patteggiata una pena. Detto in altri termini alla Sis è stato concesso di rompere l'anima ai residenti di Vallugana e in parte a quelli di San Tomio a patto che quel disagio permettesse di accelerare i lavori rallentati dai sequestri addebitabili appunto alle condotte poco consone del personale in capo alla Sis. Chissà che ne pensa il Direttore dei Lavori Repetto di questo ennesimo crollo, per quanto piccolo, e se avrà parlato col suo mentore Perotti ora che è in sella a quest’opera.
Adesso, ironia della sorte, stiamo assistendo all'ennesima farsa. Il ritardo nella consegna dell'opera, che doveva essere pronta nel 2016, prosegue nel silenzio più chiassoso di palazzo Balbi. Di conseguenza non cessano disagi a carico della popolazione. Il fatto poi che una talpa sia rimasta intrappolata nelle viscere della terra costituisce l'ennesima fantozziana conferma della sottovalutazione da parte di chi di dovere del Vietnam idro-geologico costituito dall'interno di una collina, una sorta di Orodruin maledetto, la cui conformazione ha mandato gambe all'aria le aspettative del concessionario e del governatore leghista Luca Gollum Zaia, che come in un esperimento pavloviano parla di cantieri conclusi, ossia di "tessssoro" ogni volta che sente parlare di Spv.
Il quale da qualche tempo si vocifera essere molto seccato dalle lamentele delle plebi leghiste sparse nei territori le quali stanno facendo notare al doge come i ritardi della SPV, meglio nota come Superstrada Perennemente Vuota, siano divenuti imbarazzanti anche per i più priaboniani dei militanti. E se a colpi di Fantozzi si deve finire Zaia, sarebbe bene che cominciasse a preoccuparsi che proprio qualcuno della sua cerchia, stufo di negare l'evidenza, non cominci ad urlare dal palco di qualche sagra della patata Ogm nostrana, che la corazzata infrastrutturale del Veneto è una cagata pazzesca. Magari,…
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