venerdì 21 febbraio 2014
RESOCONTO DEL GAZZETTINO SULLA SERATA A CASSOLA. C'erano 170 persone che hanno ascoltato il nostro punto di vista, soprattutto espropriati a cui abbiamo chiesto di resistere agli espropri e di non firmare gli accordi bonari che SIS propone con le lettere e le telefonate. Tutti hanno sentito che sono usciti dalla discarica entrando nei terreni dei soliti, facendo il solito piacere ai soliti. I soliti che non avranno problemi di indennizzo. Il CoVePA si è organizzato con i suoi ricorrenti per respingere gli espropri. Chiede il sostegno alla propria resistenza a tutti gli espropriati e offre la collaborazione dei propri avvocati per respingere prezzi ridicoli e dichiarazioni di pubblica utilità scritte da commissari fuori legge. PER ADESIONI SOSTEGNO E INFORMAZIONI CHIAMA cell. 3936087645
sabato 15 febbraio 2014
martedì 11 febbraio 2014
Globalist: Tempesta di carte sulla Superstrada Pedemontana Veneta
Questo è un approfondimento tratto da globalist.it sui documenti del contratto di concessione della Pedemontana Veneta.
Una delle più importanti infrastrutture del Nordest messa a dura prova da rivelazioni e dalle grane dentro il consorzio che realizzerà il progetto caro a Fi e Lega.
di Marco Milioni lunedì 10 febbraio 2014
Una delle più importanti infrastrutture del Nordest messa a dura prova da rivelazioni e dalle grane dentro il consorzio che realizzerà il progetto caro a Fi e Lega.
di Marco Milioni lunedì 10 febbraio 2014
Sul versante delle infrastrutture c'è aria di tempesta a Nordest. La furia della polemica presto potrebbe scatenarsi sulla superstrada Spv, la più importante commessa veneta dopo il Mose. Un progetto che iva inclusa costerà 2,6 miliardi e attorno alla quale le tensioni sempre presenti potrebbero raggiungere toni mai raggiunti prima.
Ad ogni buon conto al di là della querelle ambientale, mai sopita giacché i detrattori dell'opera la ritengono «oltremodo impattante», il terreno di scontro è ora quello economico. Da anni la classe dirigente veneta vede questa «superstrada a pagamento di un centinaio di kilometri» che connetterà Montecchio Maggiore nel Vicentino a Spresiano nel Trevigiano, come la chiave di volta per rilanciare una regione con l'economia in sofferenza e con le grandi imprese che cominciano a chiudere a spron battuto. O che minacciano di farlo come per il caso Electrolux. Inoltre l'establishment politico regionale, l'ex Pdl in primis ma in compagnia del Carroccio e di pezzi del Pd, tesse le lodi di un'opera che «grazie alla formula del project financing» costerebbe poco o nulla alle tasche dei contribuenti, mentre i rischi d'impresa se li accollerebbe il privato che si ripagherebbe coi pedaggi della concessione quarantennale.venerdì 7 febbraio 2014
Pedemontana, in Veneto l'ombra di uno scandalo l'eurodeputato Zanoni mostra le carte.
tratto da andreazanoni.it A cinque anni dall’avvio del piano per la realizzazione di un ampio tratto della Pedemontana, maxi infrastruttura stradale del Veneto, ecco scoppiare quello che potremmo definire un vero e proprio scandalo.
A denunciarlo l’eurodeputato PD Andrea Zanoni stamattina nell’ambito di una conferenza stampa indetta per svelare quanto scoperto sulle carte alla base del contratto di project financing stipulato tra la Regione e il concessionario privato che ha vinto la gara d’appalto, Superstrada Pedemontana Veneta Srl. Con una modifica alla convenzione alla base dell’accordo progettuale, sono stati aggiunti al bilancio del piano (2,3 miliardi di euro) altri 441 milioni, tutti provenienti dalle casse della Regione Veneto e dello Stato.
giovedì 6 febbraio 2014
ECCO LE CONVENZIONI DI SPV. DOPO LE PIPPE DEL PRESIDENTE, DELL'ASSESSORE, DEL COMMISSARIO, E DI CHI INVOCA ORCHI E COSACCHI ALLE PORTE DELLE NOSTRE CASE.
Dopo tanto parlare
e tanti dinieghi finalmente siamo entrati in possesso del contratto
di convenzione relativo alla Pedemontana Veneta. Il muro di gomma è
stato forato. Più nel dettaglio il materiale del quale siamo entrati
in possesso consta della convenzione datata 21 ottobre 2009, con tutti gli allegati. Inoltre abbiamo nelle nostre mani anche ciò che la trasforma profondamente, l'aggiornamento della convenzione datato 18 dicembre 2013 con il nuovo Piano Economico Finanziario e tutti i nuovi allegati.
E' merito del grande impegno dell'eurodeputato Andrea Zanoni e della sua squadra, che ha superato gli
scogli posti dal Commissario e affrontato il notaio, che deteneva gli
atti della convenzione del contratto di concessione della SPV.
Nonostante le ripetute frottole e i depistaggi siamo riusciti ad imporre trasparenza.
Da una primissima
lettura dei documenti, il cui esame sarà approfondito in futuro,
possiamo rilevare tranquillamente quattro punti cruciali.
Uno, l'iter speciale che ha portato all'avvio dei cantieri si basa su una assunta emergenza per il traffico tra il Vicentino e la Marca, tale da richiedere una procedura straordinaria, mentre la sola vera emergenza di cui si occupa il commissario e quella del fallimento dei conti di SPV.
Due, nel contratto sta chiaramente scritto che i fondi pubblici ammontano ormai a metà dell'intero investimento.
Tre, abbiamo inoltre scoperto una cosa scandalosa. L'articolo 8 bis introdotto nella revisione del dicembre 2013, stabilisce de facto che se il costo del denaro rincara, la convenzione può essere modificata con la previsione di risorse aggiuntive a favore del privato ovvero di Sis.
Quattro, dalle carte si evince un'ultima fattispecie che ci ha fatto letteralmente saltare sulla sedia. Nella storia di Spv, i propugnatori dell'opera hanno sempre sbandierato la compartecipazione agli utili da parte della regione. Il contratto invece racconta una storia completamente diversa.
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