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Tratto da altoadige.gelocal.it di Maurizio Dallago BOLZANO. I transiti calano - di quasi il 10 per cento in cinque anni - ma gli introiti da pedaggio, nonostante meno automezzi, continuano a crescere, oppure si mantengono sostanzialmente stabili nel medesimo lasso di tempo, con l’eccezione del passaggio tra il 2011 e 2012. Così l’Autobrennero nel periodo dal 2008 a tutto il 2012. Se gli introiti (Iva esclusa) nel 2008 erano pari a 284 milioni di euro, nel 2012 hanno raggiunto i 303 milioni di euro. Per quanto riguarda i cosìddetti veicoli effettivi, ovvero tutti i veicoli entrati in autostrada a prescindere dai chilometri percorsi, scopriamo che nel 2008 il loro totale (tra leggeri e pesanti) era di oltre 70,5 milioni, mentre lo scorso anno si sono fermati a quota 64,8 milioni, con una diminuzione costante nell’arco dei 5 anni presi in considerazione. Calo equamente suddiviso tra veicoli leggeri e quelli pesanti.
Dati che escono dalla risposta del presidente della Regione, Alberto Pacher, ad un’interrogazione del consigliere regionale Giorgio Leonardi (Pdl per il Trentino) e che indicano come l’Autobrennero resti una «gallina dalle uova d’oro», come peraltro confermano i dati del bilancio 2012, chiuso con un utile di esercizio pari a 71,8 milioni di euro. Naturalmente la crisi incide sui movimenti su gomma ed anche per Autobrennero il 2012 è stato un anno segnato dalla negativa congiuntura sia economica che finanziaria. Gli introiti da pedaggio (al lordo dei sovrapprezzi) sono passati da 313,5 milioni di euro del 2011 a 303,2 milioni di euro del 2012, mentre i ricavi derivanti dalle royalty per le aree di servizio (pari a 27,7 milioni di euro) sono calati del 15,27% (nel 2011 erano risultati pari a 32,7 milioni di euro).
I costi della produzione hanno registrato un aumento del 4,70% (265,09 milioni) dovuto principalmente a costi per acquisti e servizi. Il risultato operativo (74,9 milioni di euro nel 2012 contro i 101,3 milioni del 2011) segna un decremento del 26,04%.
Nel 2012, l’apporto positivo della gestione finanziaria al risultato di gestione si è incrementato in maniera sensibile, per il positivo andamento dei tassi d’interesse che ha caratterizzato l’anno scorso: complessivamente, l’area finanziaria contribuisce al risultato di periodo con circa 26,1 milioni di euro (19,8 milioni di euro nel 2011), con un incremento del 31,46%.
Il risultato prima delle imposte è stato di 104,22 milioni di euro; al netto delle imposte d’esercizio e delle imposte differite, l’utile d’esercizio risulta pari appunto a 71,84 milioni, in calo rispetto al 2011 di 12,53 milioni di euro.
10 luglio 2013
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