Sorprese nella legge sul femminicidio
La legge sul femminicidio è discutibile anche nella sua prima parte, quella propriamente detta. La seconda parte, fortemente voluta dal ministro Alfano, nuovo idolo del centrosinistra, campione della bella destra che il Pd ha sempre sognato, sarebbe più onesto definirla legge per l'ordine pubblico
Chi viola il divieto di entrare in siti protetti da interesse militare dello Stato è punito con detenzione da tre mesi a un anno. Era così da tempo, a norma di art. 682 del Codice penale. Ma solo da pochi giorni il divieto, e la pena, si estendono a qualsiasi sito o edificio sia in quel momento considerato off limits «per ragioni di sicurezza pubblica». Non è un nuovo pacchetto ordine pubblico. È la legge sul femminicidio, quella salutata come conquista di libertà e di civiltà.