"Ciao,
Come stai?
Non sono sempre e solo lacrime e sangue, in questo periodo orrendo.
Ti segnalo che la Corte di Cassazione ha RESPINTO i ricorsi di Autostrada A4 BS-PD e Ministeri vari contro le sentenze del Consiglio di Stato che annullavano la delibera CIPE 21/2013 (e in pratica l'intero procedimento approvativo) della autostrada A31 Valdastico Nord.
Altra vittoria del Comune di Besenello e dei Cittadini di Casale.
Vedremo cosa tireranno (ancora) fuori dal cappello per salvare capra e cavoli".
Ecco per avere ragione in Veneto ci vuole qualcuno che non stia in Veneto o non sia in Veneto!
Questa notizia determina definitivamente che i flussi di traffico in Pedemontana Veneta non avranno mai gli apporti della mobilità da nord o verso nord dell'area vicentina. La morte del piano finanziario della SPV è un effetto collaterale della sentenza, altro che 13% perché non si apre il casello con A4, come ha scritto la Corte dei Conti nel dicembre scorso.
Adesso, usando i conticini di Artusato e l'effetto della sentenza della Cassazione su A31Nord, siamo ad un ulteriore -8%, calcolato al 2020. Siamo a febbraio 2021 e la SPV è di là dall'essere finita, dando la misura delle storielle di Luca Zaia. Spv è allo stesso livello di A31Nord, sepolta, ma non dai giudici, è messa peggio, sepolta dal TAC voluto da Luca Zaia nel 2017 e dal suo prologo del 2013 sempre sotto il controllo di Zaia. La sua fine sta tutta nelle analisi del traffico del suo Mago dei flussi e dei pedaggi, l'ing. Artusato, quello che, condannato a risarcire quasi 400k€ per aver fatto crollare un ponte in Val Tramontina in provincia di Pordenone, ha mollato la sua eccellenza veneta a San Donà di Piave ed è stato assunto a Veneto Strade, nel compartimento di Belluno. Basta leggere li e si capisce che Zaia non troverà mai 52mila mona che si facciano 95km tutti i giorni, sabato e domeniche comprese. Quel che è peggio è che con il 21% in meno di pedaggi Zaia non arriverà a trovarne neanche 27mila, come è andato in giro a dire e a scrivere, per pararsi il culo, vendendo il nostro ai salernitano piemontesi.
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