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martedì 30 luglio 2019

TECNICO DELLA SIS ED ESPONENTE DEL PD BASSANESE ATTACCA IL COVEPA E UN SUO PORTAVOCE PER LA SERATA DEL 31 LUGLIOA BASSANO

Mercoledì 31 luglio 2019 alle ore 20,30 presso la Sala Tolio in via Da Ponte, 37 a Bassano del Grappa, il CoVePA ha organizzato insieme con FridayForFuture di Bassano d.G. un incontro pubblico dal tittolo “CITTA’, CAMPAGNA, SPRAWL”. Lo avevamo immaginato come una sorta di autoformazione per chi volesse approfondire i meccanismi del territorio e della sua pianificazione. Parleremo della Pedemontana Veneta solo marginalmente, come pretesto per allargare il pensiero e il ragionamento su un cambio possibile nel agire sui nostri territori, per impostare un meccanismo diverso di organizzazione della presenza umana
Mai avremmo pensato che questo attirasse le ire di un tale di Bassano del Grappa che si è spinto ad inoltrare un messaggio piuttosto pesante ai ragazzi di FFF, che hanno organizzato la serata con noi. Il messaggio ci va giù pesante nei nostri confronti e di quelli del nostro portavoce l’architetto Massimo Follesa, che dialogherà insieme al relatore della serata l’architetto Robert Maddalena. 
«Certo che se il geometra della SIS Claudio Gasparotto posa i ferri e i tiranti nel tunnel come scrive in italiano, stiamo freschi, ci da ragione con le sue stesse parole, ma quel che è peggio è che neanche una cuccia per cani è degno di costruire», ha dichiarato Follesa dopo uno scambio con FFF Bassano. Si perché Gasparotto non è un cittadino qualsiasi è un dipendente della SIS dal 2012 del cantiere della Pedeveneta, con trascorsi in Pedelombarda e nelle CoopRosse. Un bel esponente inoltre del Partito Democratico bassanese, a cui non difettano le genialate per fallire la conquista dei governi locali. E se qualcuno si domandasse come hanno fatto a perdere Bassano, Gasparotto è una delle risposte. «Sembra mandato a curare l’orticello, ma lo fa male per giunta, se qualcuno aveva dei dubbi su come si può occupare un partito o come si potrebbe occupare un territorio, eccovi la conferma» ha rincarato il nostro portavoce.
Nel messaggio Gasparotto, ci va giù pesante, al limite della diffamazione per Follesa e per il CoVePA, che sono definiti, il primo “un estremista no pedemontana”, mentre la seconda come associazione che lancia “offese false”, “propaga odio”, “lancia accuse false infondate sui media senza prove” e sul fatto “si usano materiali scadenti e che - quelli che lavorano in SPV ndr - siamo criminali”.
Ci dispiace di aver fatto piangere il povero Gasparotto sia come tecnico della SIS che come candidato alle comunali di Bassano nella lista del PD per il sindaco Vernillo, ma forse gli sfugge che abbiamo presentato una proposta tutt’altro che estremistica per una Pedemontana dove serve e come serve; gli sfugge anche che mai abbiamo detto che chi ci lavora è un criminale, anzi gli operai, quelli veri, sono vittime di certi kapò, liberi di minacciare e intimidire anche i cittadini che protestano. Poi chi dice che nella Pedemontana Veneta si usano materiali scadenti sono le intercettazioni, i procuratori della repubblica di Vicenza, i periti e i giornali.

E’ evidente che le sue parole sono dettate dallo scuorno, per dirlo in salernitano-piemontese, per la snobbata che il suo partito e la sua azienda si sono beccati. Forse i ragazzi di FFF hanno capito che si tratta di personaggi che si occupano di politica in modo tutt’altro che disinteressato. Per questo si usano le parole come fumogeni, vale la pena infatti di approfondire come intendesse fare chiarezza sull’ambiente con il punto sei del programma del Candidato Vernillo; sicuramente era centrale nella svolta da dare a questo territorio, come si può non capire la buona fede della supercazzola al fulmicotone con tanto di tag n.#6 AMBIENTE E SMART CITY PEDEMONTANA: «Una città è migliore quando l’energia costa meno e rende di più, rispettando l’ecosistema. Lavorerò per una Bassano efficiente e verde, che produca e consuma in modo intelligente. Persone e ambiente al centro, per la leadership di servizio nell’area pedemontana».

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